Cile. Operato mons. Scicluna. Appena possibile riprenderà i colloqui su mons. Barros
L’arcivescovo era partito il 15 febbraio scorso per recarsi a New York e quindi in Cile in qualità di presidente del Collegio per l’esame di ricorsi (in materia di delicta graviora) alla Sessione Ordinaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, incaricato di fare luce sul caso del vescovo di Osorno, mons. Juan de la Cruz Barros Madrid. Sul sito dei vescovi cileni - riporta l'Agenzia Sir - la notizia è corredata anche da un comunicato della clinica San Carlos de Apoquindo, secondo cui mons. Scicluna, che vi si è recato ieri sera “con dolore addominale, già accusato nei giorni precedenti”, è stato visitato da un’équipe medica e gli è stata “diagnosticata una colecistite acuta” confermata da esami medici.
L’intenzione di mons. Scicluna è di riprendere i colloqui il prima possibile
Ieri mattina è stato eseguito “un intervento laparoscopico per rimuovere la cistifellea”. Secondo la nota “mons. Scicluna è attualmente in buone condizioni, si sta riprendendo in modo soddisfacente dalla colecistectomia laparoscopica, una procedura poco invasiva, con una prognosi molto buona”. I tempi di “recupero nella clinica” sono previsti tra le “48 e le 72 ore”. Mons. Scicluna si trova in Cile dal 19 febbraio e la data del suo rientro era fissata per il 25 febbraio. Sul sito dei vescovi cileni si legge che “l’intenzione di monsignor Scicluna è di riprendere i colloqui il prima possibile”.
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