In libreria la guida per il Mese Missionario Straordinario
Cecilia Seppia – Città del Vaticano
Per i 100 anni dalla pubblicazione della Lettera apostolica Maximum Illud, con cui l’allora Pontefice Benedetto XV volle dare nuovo slancio alla responsabilità missionaria di annunciare il Vangelo, arriva in libreria la guida, targata “Edizioni San Paolo”, per il Mese Missionario Straordinario di Ottobre 2019, indetto da Papa Francesco. L’animazione di questo grande evento che coinvolgerà la Chiesa a livello mondiale, è stata affidata dal Papa stesso alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (CEP) e alle Pontificie Opere Missionarie (POM) che già da diverso tempo hanno avviato una serie di contatti e consultazioni con le Chiese locali per rispondere a pieno ai loro bisogni, ma soprattutto per ispirare e stimolare la loro creatività nell’evangelizzazione e nella “missio ad gentes” in base al contesto culturale e sociale in cui sono inserite.
La guida
La guida, dal titolo “Battezzati e inviati. La Chiesa di Cristo in missione nel mondo”, è uno strumento dallo stile semplice e non prescrittivo dunque nato in un clima “sinodale”, come la Chiesa di Francesco, realizzato con i contributi provenienti dai cristiani di tutto il mondo e rivolto agli uomini e donne di buona volontà che hanno desiderio di impegnarsi nell’annuncio del Vangelo. Dopo una raccolta di testi ufficiali del Santo Padre e del card. Fernando Filoni, prefetto della CEP, segue una riflessione sulla missione di mons. Giampietro Dal Toso, segretario aggiunto della CEP e presidente delle POM. Il resto della guida si può suddividere in tre parti. L’Incontro con Gesù Cristo, che offre meditazioni spirituali di carattere missionario sulle letture bibliche della Santa Messa quotidiana dei 31 giorni del mese di ottobre 2019, da usare per la celebrazione eucaristica o per ogni altro momento di preghiera e di formazione. I testimoni della missione, riguarda invece donne e uomini, santi e martiri, canonizzati e non, che varie Chiese locali del mondo intero hanno suggerito e presentato come modelli e intercessori nella fede e nella missione. L’ultima parte dal titolo Considerazioni sulla missione, presenta una serie di temi importanti, evidenziati dalle Chiese locali per la formazione e l’animazione pastorale per la missione.
Il dovere missionario
Nella lettera inviata da Papa al card. Filoni per il centesimo anno della promulgazione della “Maximum Illud”, del 30 novembre 1919, Francesco ricorda l’urgenza di risvegliare, nel clero e in tutti i membri della comunità cristiana, la consapevolezza del “dovere missionario”.
"Esso risponde al perenne invito di Gesù: ‘Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura’ - afferma il Pontefice . Aderire a questo comando del Signore non è un’opzione per la Chiesa: è suo ‘compito imprescindibile’, come ha ricordato il Concilio Vaticano II, in quanto la Chiesa è per sua natura missionaria. Evangelizzare, infatti, è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare. Per corrispondere a tale identità e proclamare Gesù crocifisso e risorto per tutti, il Salvatore vivente, la Misericordia che salva, è necessario – afferma ancora il Concilio – che la Chiesa, sempre sotto l’influsso dello Spirito di Cristo, segua la stessa strada seguita da questi, la strada cioè della povertà, dell’obbedienza, del servizio e del sacrificio di se stesso”.
Comunicare Cristo, modello di umanità
L’urgenza, espressa dal Papa nella lettera in cui indice anche il Mese Missionario Straordinario di Ottobre 2019, è quella che la Chiesa nel mondo di oggi, comunichi realmente il Signore, come modello dell’umanità nuova, permeata di amore fraterno, di sincerità, di spirito di pace, che tutti desiderano. L’attività missionaria resta la massima sfida.
“Spero che tutte le comunità - scrive Francesco - facciano in modo di porre in atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno. Ora non ci serve una semplice amministrazione. Costituiamoci in tutte le regioni della terra in uno stato permanente di missione. Non temiamo di intraprendere, con fiducia in Dio e tanto coraggio, una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione”.
Superare la chiusura autoreferenziale
Ecco allora che la guida, e ancor più la Lettera apostolica di Benedetto XV, nata in un contesto di guerra, divisione, e povertà, provocata da quella "inutile strage" che fu la Prima Guerra Mondiale, sollecita questo impegno missionario e risponde all’invito del Papa ad uscire dai confini delle proprie nazioni, superando la chiusura autoreferenziale, il pessimismo pastorale, la sterile nostalgia del passato per aprirci invece alla novità gioiosa del Vangelo, ognuno secondo la propria spiritualità e il proprio carisma.
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