Talitha Kum, da dieci anni in prima linea contro la tratta umana
Chiara Colotti – Città del Vaticano
Da oggi al 27 settembre si celebra la prima assemblea generale di Talitha Kum, la Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone. Nel corso dei vari incontri, 86 delegate provenienti da 48 Paesi diversi presenteranno il lavoro in corso nel mondo e decideranno il futuro dell'impegno contro tratta e schiavitù .
I numeri della tratta
Secondo l'ultimo Rapporto Globale sulla tratta dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC), la piaga della tratta coinvolge almeno 40 milioni di persone, per il 70% donne e bambini. Lo sfruttamento sessuale continua ad essere lo scopo principale del traffico umano costituendo circa il 59% dei casi. Un fenomeno dalle dimensioni preoccupanti che Talitha Kum cerca di contrastare attraverso 44 reti internazionali presenti nei 5 continenti: 9 in Africa, 11 in Asia, 15 in America, 7 in Europa e 2 in Oceania.
La Rete Internazionale: impegno e sfide
Talitha Kum, che è nata ufficialmente nel 2009, è partita dalla richiesta delle suore - attive contro la tratta in 92 Paesi del mondo - alla Uisg, di essere coordinate, di poter collaborare tra loro e di essere facilitate nel lavoro di rimpatrio delle persone trafficate. “Lavoriamo soprattutto sulla prevenzione, laddove per noi prevenzione ha un significato ampio, è cambiare la mentalità, è proteggere”, spiega Suor Gabriella Bottani, coordinatrice internazionale Talita Kum. "Prevenire per eliminare le cause strutturali alla base del traffico umano; prevenire per tutelare le persone vulnerabili maggiormente esposte; prevenire perchè le vittime non cadano nuovamente nelle mani dei trafficanti". Talitha Kum svolge infatti un lavoro determinante con coloro che sono usciti dallo sfruttamento attuando percorsi di cura, riabilitazione e pieno reinserimento sociale. Due sono le maggiori difficoltà che la Rete affronta ogni giorno, indica ancora suor Gabriella: la disuguaglianza di potere tra uomo e donna e la riduzione dell'impegno dei governi nell'assistenza socio-sanitaria e educativa.
10 storie di coraggio e speranza
L’impegno concreto della Rete è in grado di donare una vera e propria seconda possibilità: lo dimostrano 10 storie di successo che,in occasione del decimo anniversario, Talitha Kum presenta. “Una delle storie che mi ha colpito particolarmente" racconta Suor Gabriella, "è quella di Somchai" un ragazzo tailandese affetto da schizofrenia che ha passato l'infanzia a vendere rifiuti fino a quando gli "fu promesso un ingente guadagno lavorando sui pescherecci”. Il giovane, tuttavia, si è trovato ben presto in una situazione insostenibile, peggioe della precendente: privato del sonno e del cibo e poi abbandonato su un’isola indonesiana. Da qui solo grazie al sostegno e all’aiuto delle religiose, è riuscito a costruirsi una casa e a riprendere il proprio lavoro tornando a vivere con dignità, nonostante la malattia.
Alla Conferenza che inizia la mattina del 21 settembre partecipano numerosi esperti internazionali che daranno una panoramica sul fenomeno della tratta e un forte impulso alla predisposizione delle linee guida per il lavoro delle suore nei prossimi anni. Poi il 26 settembre l'udienza privata col Papa che - dice ancora suor Gabriella Bottani- ci incoraggia sempre a farci prossimo e ad accogliere fratelli e sorelle feriti".
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