Foto della Saint Pio Foundation realizzata dal fotografo personale di padre Pio, Elia Stelluto. Foto della Saint Pio Foundation realizzata dal fotografo personale di padre Pio, Elia Stelluto.

A San Giovanni Rotondo il ricordo dei 25 anni dalla beatificazione di Padre Pio

Era il 2 maggio del 1999, quando Giovanni Paolo II proclamò beato padre Pio da Pietrelcina, al termine di una causa che durò sedici anni. Una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal cardinale Semeraro, ha commemorato l'anniversario nella chiesa di Santa Maria delle Grazie nella località in provincia di Foggia. Fra Raimondo Totaro, guardiano del santuario: "Oggi per noi è una grande gioia"

Marina Tomarro - Città del Vaticano

A San Giovanni Rotondo, nel santuario di Santa Maria delle Grazie, è un fluire continuo di pellegrini. Decine di migliaia le persone che ogni giorno arrivano nella cittadina pugliese situata a pochi chilometri dal Gargano per recarsi alla tomba di san Pio da Pietrelcina e chiedere l’intercessione del frate con le stimmate. Venticinque anni fa proprio il 2 maggio, a Roma, in una Piazza San Pietro affollatissima, Giovanni Paolo II dichiarava padre Pio beato. Tre anni dopo, la sua canonizzazione.

Il cardinale Semeraro: Padre Pio, uomo di speranza

In questa occasione, presso la chiesa-santuario di Santa Maria delle Grazie, il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha presieduto oggi una Messa solenne. Nella sua omelia, il porporato ha affidato ai presenti tre pensieri ricordando l’esempio di Padre Pio: il primo è che la santità è un lasciarsi trasformare da Cristo in modo da somigliargli il più possibile. Il secondo è stato l’invito a trasformare sempre il nostro essere cristiani in opere di carità. L’ultimo è quello di essere, come Padre Pio, messaggeri di speranza, soprattutto attraverso l’esercizio del perdono. Proprio attraverso il ministero della Confessione, infatti, Padre Pio irradiava una gioia ineffabile. Semeraro ha ricordato le parole di un testimone nel processo per la beatificazione e canonizzazione: «Quante lacrime di gioia accanto a P. Pio… Gioie di convertiti che rivoluzionavano la loro esistenza». 

Fra Totaro: una grande gioia la vicinanza del Papa

La presenza del cardinale Semeraro a rappresentare il Santo Padre – racconta ai nostri microfoni fra Rinaldo Totaro, guardiano del convento di Santa Maria delle Grazie – "è una grande gioia e una testimonianza della vicinanza di Papa Francesco alla nostra comunità". Ed è una grande gioia questa ricorrenza - ha aggiunto - a partire dalla data della beatificazione, il 2 di maggio, inizio del mese dedicato alla Madonna a cui san Pio era devotissimo, e questo è stato un bel dono di san Giovanni Paolo II a San Pio che ha vissuto una vita intera nell’amore di Dio”.  

Un processo lungo e complesso

La causa di beatificazione e canonizzazione di padre Pio è durata per ben sedici anni ed è stata a tratti complicata. “Quando abbiamo aperto l’inchiesta diocesana della causa – prosegue il frate guardiano – io ero proprio qui a Santa Maria delle Grazie. Era il 20 marzo del 1983, avevamo preparato sul piazzale tutte le sedie vista la grande affluenza di persone, ma venne giù una pioggia forte e allora dovemmo tutti metterci dentro la chiesa. Quella pioggia in quel giorno così particolare, ci sembrò proprio una bella benedizione dal Cielo. La causa non è stata semplice, anche perché come Gesù, anche padre Pio ha dovuto affrontare tante difficoltà. C’era tantissima gente che lo seguiva e che gli voleva bene ma c’era anche chi non gli credeva. La cosa molto positiva del processo è stata invece l’approfondimento della forte spiritualità di padre Pio, e questo è stato molto bello perché lui era e si sentiva un figlio fedele della Chiesa”.

Ascolta l'intervista a fra Rinaldo Totaro

Una devozione che continua nelle diverse generazioni

La fama di san Pio è iniziata sin da quando lui era in vita. Infatti erano tantissime le persone che si recavano a San Giovanni Rotondo per incontrarlo o assistere ad una sua Messa. Spesso viaggiavano di notte e facevano lunghe ore di attesa, aspettando l’apertura delle porte del santuario di Santa Maria delle Grazie e l’inizio della prima Messa celebrata da lui alle 5 di mattina. “Padre Pio diceva: farò più chiasso da morto che da vivo e così è stato – dice fra Rinaldo –. A San Giovanni Rotondo sono sempre arrivate tantissime persone per incontrarlo e tanti sono stati i suoi figli spirituali che hanno poi aiutato anche altre persone ad incontrare Gesù attraverso Maria. Questa è l’eredità più importante che il padre ci ha lasciato, perché è stato un propagarsi d’amore verso Cristo, attraverso Maria, e un affidarci completamente a lei. Io sono più di vent’anni che vivo in questo santuario, e vedo tante generazioni che vengono qui, famiglie intere, mamme che insegnano ai figli piccoli a pregare e a mandare un bacio alla Madonna, proprio come faceva anche padre Pio e questo è davvero una grazia commovente”

San Pio da Pietrelcina
San Pio da Pietrelcina

Il grande amore per la Madonna

Grandissimo infatti era l’amore filiale di padre Pio verso la Vergine Maria. “Lui era devotissimo alla Madonna – afferma fra Rinaldo – a cominciare dalla Madonna della Libera di Pietrelcina che lui chiamava affettuosamente “la Madonnella nostra” e poi la nostra Madonna delle Grazie che nella Chiesa Nuova campeggia sull’altare. In questi giorni tutte le sere alle 20.45 facciamo un momento di preghiera mariana, ricordando anche gli 800 anni dalle stimmate di un altro grande innamorato di Maria, san Francesco d’Assisi. Abbiamo iniziato ieri e c’era tantissima gente. Tutto questo è molto bello, perché sentiamo che con noi c’è sempre lo spirito di padre Pio che continua ad accogliere e a incoraggiare queste persone a rivolgersi alla Mamma con fiducia, perché nessuna preghiera rivolta alla Madonna rimane inascoltata e lui ci ha sempre indicato questa come la via giusta da seguire per arrivare in Paradiso”.

La visita di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo nel marzo 2018
La visita di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo nel marzo 2018

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

02 maggio 2024, 20:00