A Bari, sulle tracce di un antico pellegrinaggio verso sud

La Puglia nel medioevo era innervata da importanti strade che la percorrevano per l'intera lunghezza, fino a Santa Maria di Leuca: la via Francigena e la via Appia-Traiana. Percorsi che fiorirono di luoghi di grande bellezza e di fede profonda. Tra questi il capoluogo della regione, splendida città affacciata sul mare, legata al santo Nicola, alle sue storie e alla basilica a lui dedicata. Il Museo diocesano inoltre, custodisce preziosi rotoli degli "Exsultet"

Maria Milvia Morciano, Stefanie Stahlhofen - Città del Vaticano, Bari

Stefanie Stahlhofen, giornalista della redazione tedesca di Vatican News, seguendo alla lettera il motto che Papa Francesco ha coniato per l’imminente Anno santo, “pellegrini di speranza”, si è messa in cammino lungo le vie di pellegrinaggio della Puglia, percorrendo l’antica Francigena del sud. Tra le tappe, Bari.

La regina delle vie di pellegrinaggio

La Via Francigena è una delle antiche strade a lunga percorrenza che i pellegrini utilizzavano nel Medioevo per recarsi a Roma provenendo dall'Impero franco o dall'Inghilterra e raggiungere il luogo di sepoltura degli apostoli Pietro e Paolo. Ancora oggi è una delle principali vie di pellegrinaggio verso Roma.

La costa di Polignano a Mare, a sud di Bari
La costa di Polignano a Mare, a sud di Bari

L’itinerario di Sigerico

La prima documentazione scritta della via Francigena è di Sigerico, che partì nel 990 come arcivescovo di Canterbury, appena nominato, per ricevere il pallio dall'allora Papa Giovanni XV a Roma. Sulla via del ritorno, l'arcivescovo Sigerico annotò in un diario di viaggio 79 tappe presso cui aveva pernottato, luoghi di sosta o mansiones, e grazie a esse è stato possibile ricostruire il percorso tra Canterbury e Roma.

Oltre Roma, verso sud

Nel medioevo Roma, in particolare la tomba di Pietro, era già un importante luogo di pellegrinaggio, ma molti pellegrini proseguivano verso sud per raggiungere la Terra Santa, per via di terra o di mare. La via Francigena ricalca ancora oggi l’itinerario da Roma fino a Santa Maria di Leuca, all'estremità meridionale dell'Italia. Questo tratto è noto come via Francigena del sud, attestata per la prima volta nel 1024 dal Privilegium Baiulorum Imperialium ritrovato a Troia di Puglia, sulla via Appia-Traiana. Lungo il percorso si susseguono numerosi luoghi di pellegrinaggio e attrazioni da scoprire.

Bari, la città vecchia
Bari, la città vecchia

Bari - San Nicola e la Colonna Miracolosa

La Puglia è attraversata da due antiche vie principali. La via Appia-Traiana, di epoca romana, risalente all’inizio del II sec. d.C., in uso anche nel medioevo, e la via Francigena. Entrambe sono molto importanti per l’identità culturale pugliese: chiese rupestri, i resti stessi della via imperiale lungo la costa e, tra gli altri centri, Bari, oggi capoluogo della regione e antica città dai molti tesori di arte e fede.

La basilica di San Nicola a Bari
La basilica di San Nicola a Bari

Cattedrale e Museo diocesano

Tra i luoghi più importanti della città vecchia di Bari, c’è la basilica di San Nicola, dalla bianca facciata romanica costruita tra il 1089 e il 1197, nella cui cripta c’è anche, racchiusa da un’inferriata, la colonna miracolosa intorno alla quale sono fiorite delle leggende; la più antica risale al XII secolo.

Particolare di un rotolo degli Exsultet
Particolare di un rotolo degli Exsultet

I rotoli degli Exsultet del Museo diocesano

Il Museo diocesano, nel Palazzo arcivescovile vicino alla cattedrale di San Sabino, in piazza dell'Odegitria, custodisce rarissimi rotoli degli Exsultet, canti che annunciano la resurrezione di Cristo durante la veglia pasquale. Si tratta di pergamene liturgiche del preconio pasquale dell'XI e il XII secolo. Don Michele Bellino, direttore del Museo diocesano di Bari, spiega che "la produzione libraria dei rotoli liturgici pasquali degli Exultet costituisce una particolarità che ha caratterizzato l'Italia meridionale dal X al XIII secolo. Si tratta di un connubio di parola, canto e immagine realizzati anche per poter impressionare ed emozionare i fedeli nell'annuncio della risurrezione di Cristo. Le immagini hanno un senso contrario rispetto alla direzione del testo, perché il diacono, dall'ambone, intonando il canto del preconio srotolava la pergamena dinanzi ai presenti".

Particolare di un rotolo degli Exsultet
Particolare di un rotolo degli Exsultet

"Questi documenti quindi - precisa don Bellino - non hanno soltanto una funzionalità materiale, non contengono solo il testo della preghiera, ma si tratta di 'rotoli esposti', di grande ricchezza simbolica, dove le miniature sono la trasposizione del contenuto del testo: ognuna fa riferimento a un momento del preconio pasquale. I nostri quattro rotoli costituiscono realmente un'unicità nella visita della città di Bari e sono una testimonianza importante non soltanto a livello documentario, sul piano della storia della miniatura, ma innanzitutto sono la testimonianza di una comunità cristiana che ha celebrato la Pasqua e quindi ha creduto nella vittoria del Cristo sulla morte, nella sua resurrezione", conclude il direttore del Museo diocesano.

Restauro di un manoscritto dell'Exsultet del Museo diocesano di Bari
Restauro di un manoscritto dell'Exsultet del Museo diocesano di Bari

 

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18 dicembre 2024, 11:42