Domato il violento incendio nella cattedrale di Nantes. Indagini in corso
Amedeo Lomonaco / Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
A poco più di un anno dall’incendio che ha distrutto la parte superiore di Notre Dame, a Parigi, il fuoco è divampato in un’altra famosa e amata chiesa francese. Si tratta della cattedrale gotica di Nantes, nel nord-ovest della Francia. I vigili del fuoco hanno reso noto che il rogo, iniziato dal rosone, sono state “circoscritte”. Al momento, non è ancora nota la causa che ha innescato l'incendio nella cattedrale, che già aveva subito gravi danni in seguito ai bombardamenti del 1944. La Procura della Repubblica di Nantes ha comunque avviato un'inchiesta per il reato di "incendio doloso". Secondo alcune fonti, sarebbero stati trovati tre inneschi, rinvenuti accanto al grande organo e ai lati della navata. "In questa fase - ha spiegato il pubblico ministero di Nantes Pierre Sennès- viene aperta un'indagine per incendio doloso, non ci sono conclusioni da trarre ora perché abbiamo ancora molte indagini da fare che possono portare nuovi elementi".
L’incendio del 1972
Non è la prima volta che la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, nel cuore di Nantes, viene colpita da un incendio. Il 28 gennaio del 1972, il tetto della cattedrale gotica, costruita tra il XV e il XIX secolo, fu devastato dalle fiamme, scoppiate a seguito di lavori. Per riaprirla al culto furono necessari oltre 13 anni, fino al maggio 1985. Nel 2015, sempre a Nantes, era stata colpita da un altro gravissimo incendio la basilica di Saint Donatien et Saint Rogatien.
Cattedrale dichiarata monumento storico dal governo
L'opera per la realizzazione della cattedrale di Nantes sono stati completati nel 1891, dopo 457 anni di lavori. La fabbrica fu avviata infatti nel 1434 dal duca di Bretagna Giovanni V. Dal 1862 la cattedrale della cittadina sulla Loira è stata dichiarata monumento storico dal governo francese. La sua navata centrale supera in altezza di vari metri quella di Notre-Dame di Parigi, devastata due anni e mezzo fa da un altro, grave incendio.
Sostegno di Macron ai vigili del fuoco
Sul posto è arrivata la sindaca di Nantes, Johanna Rolland, che ha reso omaggio ai pompieri: “Dobbiamo ringraziare la straordinaria professionalità delle squadre. È un giorno segnato dalla tristezza", ha aggiunto "La nostra cattedrale è un luogo per tutti i residenti di Nantes, fa parte della nostra storia, del nostro patrimonio". Il primo ministro Jean Castex ha annunciato che andrà alla cattedrale di Nantes questo pomeriggio. "Voglio sapere -ha detto - cosa è successo, mostrerò prima la mia solidarietà ai cittadini di Nantes". Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha manifestato con un tweet il suo "sostegno ai vigili del fuoco che corrono tutti i rischi per salvare questo gioiello gotico della città dei duchi".
I vescovi francesi: feriti i cuori di chi prega in questi luoghi
In un comunicato, la Conferenza episcopale francese da’ voce ai sentimenti di tutti i cattolici del Paese, sottolineando che “dopo l'incendio di Notre-Dame di Parigi nell'aprile 2019 e quello di questa stessa cattedrale di Nantes nel 1972, non è solo una parte del patrimonio religioso ad essere distrutta, ma anche un simbolo della fede cattolica ad essere danneggiato, ferendo i cuori di tutti coloro per i quali questi edifici sono luoghi di preghiera, rifugi spirituali, punti di riferimento per la loro fede".
Telefonata tra Macron e monsignor de Moulins-Beaufort
I vescovi francesi invitano i cattolici d’Oltralpe a unirsi in una preghiera a sostegno dei cattolici di Nantes e fanno sapere che, da Bruxelles, il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha parlato con il presidente della Conferenza episcopale di Francia, monsignor Eric de Moulins-Beaufort, per comunicare "la sua compassione". "Voleva esprimere il legame che unisce la comunità nazionale con la comunità cattolica di fronte a questo nuovo dramma", si legge nella nota.
Urgente il piano di sicurezza per gli edifici di culto
Monsignor Eric de Moulins-Beaufort ha espresso al presidente l'auspicio che si tratti solo di un incidente, ma ha anche ribadito che “sarà necessaria un'indagine”. I vescovi accolgono con sollievo il fatto che le fiamme non abbiano provocato vittime e concludono la nota sottolineando che “quanto successo mette in evidenza l’urgenza di mettere in atto il piano di sicurezza” presentato durante il Forum per il dialogo tra il governo e la Chiesa cattolica, il 9 marzo 2020 all’Hôtel de Matignon, residenza ufficiale del primo ministro.
Ultimo aggiornamento: 18.00
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