De Palo: l’assegno unico e la riapertura delle scuole priorità per le famiglie
Debora Donnini – Città del Vaticano
Dare voce alle famiglie, che di fatto hanno retto e reggono la tenuta del sistema Italia al tempo del Covid-19. E’ quello che ha fatto la ricerca realizzata in soli 10 giorni con un campione di 1.344 interviste, costruito in modo da rappresentare la popolazione, da cui emerge, ad esempio, che la coabitazione forzata ha inciso positivamente nella relazione con i figli per il 30% degli intervistati e solo per il 15% ha comportato un peggioramento, e che per il 40% ha migliorato la collaborazione domestica. La famiglia quindi è stata di fatto una risposta concreta alla fragilità e all’emergenza vissuta.
Preoccupa la situazione economica e del lavoro
Lo scenario più negativo si riscontra per quanto riguarda il futuro con una forte preoccupazione per il peggioramento della situazione economica segnalato dal 49% e dal 47% per la situazione lavorativa. Interessante che la percentuale più alta, a livello di stress, lo riceva il bombardamento di notizie che si posiziona ben prima di quello di rischio di contagio.
Assegno unico e scuola le priorità
Per il presidente del Forum delle Associazioni familiari, Gigi De Paolo, un primo dato che emerge è che la quantità di tempo passata insieme non è secondaria nelle relazioni. La ricerca analizza anche il gradimento per le misure del Dl Rilancio e qui De Palo sottolinea che queste misure ”sono state accolte tiepidamente” anche se certamente non è facile governare. Ad allarmare è soprattutto la questione della ripresa della scuola. Dalle risposte delle famiglie, spiega De Palo, emerge che la parcellizzazione degli aiuti non facilita i nuclei familiari che invece ritengono per il 61% che la misura più importante sia l’assegno universale mensile per figlio e al secondo posto - per il 59% - c è la ripresa dell’attività scolastica per tutti a settembre. Agli ultimi posti vi sono il bonus baby sitter e il bonus vacanze. Aumento della povertà, rischio di fallimento delle aziende, aumento del divario fra ricchi e poveri si confermano fra le preoccupazioni più sentite sia per i prossimi 3 anni, sia guardando ai prossimi 20 mentre il calo delle nascite preoccupa meno a breve e più sul lungo periodo.
Non ripartenza ma rigenerazione
La portata globale della pandemia, che ha coinvolto tutto il mondo, viene messa in luce da Chiara Giaccardi, direttrice del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, intervenuta alla presentazione insieme a Chiara Bidoli, direttrice delle testate area infanzia del gruppo Rcs MediaGroup, e a Francesca Valla, insegnate, counselor, scrittrice. Per la Giaccardi, è emersa una forte resilienza e la forza dei legami familiari capaci di essere scuola, infermeria, cura per le persone sole. Una forza che va valorizzata e coinvolta dentro un progetto non di ripartenza – perché le macchine ripartono – ma di vera e propria rigenerazione.
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