Covid: l’Ue scoraggia viaggi non essenziali, gli Usa rientrano nell’Oms
Marco Guerra – Città del Vaticano
Le frontiere nell’Unione Europea resteranno aperte ma i viaggi non essenziali saranno scoraggiati; le aree con la circolazione più alta del virus, in particolare delle nuove varianti, saranno classificate come "zone rosso scuro" e alle persone che arrivano da queste aree sarà richiesto di fare il test prima della partenza e di osservare una quarantena all'arrivo. Questo quanto deciso dopo 4 ore di vertice dei leader ventisette nella serata del 21 gennaio.
Ue: mantenere circolazione dei lavoratori
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha chiesto più test e più sequenziamento, ma allo stesso tempo ha evidenziato che è di assoluta importanza mantenere il mercato unico in funzione ma intanto la Francia già da domenica chiederà a tutti viaggiatori, all’interno dell’Ue, il certificato di un tampone molecolare.
Biden firma 10 ordini anti-pandemia
D’altra parte dell’Oceano il neopresidente americano Joe biden dedica il primo giorno alla Casa Bianca al dossier Covid e firma 10 ordini esecutivi per la gestione della pandemia. Tra le decisioni prese il rientro degli Usa nell’Oms, l’adesione al programma Covax per le vaccinazioni nei paesi più poveri e il potenziamento dell'uso delle mascherine, che saranno obbligatorie per i viaggi. Nel frattempo negli Stati Uniti i decessi giornalieri restano altissimi e fanno registrare il secondo livello giornaliero più alto dall'inizio della pandemia con 4229 morti. Secondo bilancio più grave di sempre anche in Brasile, qui le vittime sono 1.340, mentre è nuovo record nel Regno Unito con 1820 decessi.
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