Covid, la Cina cambia strategia. Xi: proteggere la vita delle persone
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Abbandonata la politica “Zero Covid”, la Cina sta affrontando una nuova ondata del virus con un cambio di rotta che preoccupa l’Organizzazione Mondiale della Sanità: 250 milioni i casi stimati in venti giorni. Il rischio è di raggiungere il milione di decessi in breve tempo.
Si allontana la fine della pandemia
Come riporta il quotidiano britannico The Guardian citando virologi dell'OMS, “gli aumenti dei contagi nel Paese abitato dal 1 miliardo e 400 milioni di persone, non consentiranno di dichiarare tanto presto la fine globale dell'emergenza pandemica di Covid-19”.
Le nuove direttive
In alcune metropoli nel Sud della Cina, che contano dai 20 ai 30 milioni di abitanti, le autorità cinesi hanno invitato i lavoratori a non sottoporsi "inutilmente" ai test e a recarsi a lavoro anche se con sintomi lievi. Ma, intanto, aumentano le file alle farmacie, agli ospedali e purtroppo anche ai forni crematori. Molte centri urbani hanno annullato i test di massa azzerando il conteggio delle persone infette e interrompendo il conteggio dei casi asintomatici.
Xi invita a una difesa comunitaria
Ed è a questo punto che il presidente cinese Xi Jinping si è rivolto ai funzionari del Paese con una nota citata dalla tv di Stato: "Di fronte alla nuova situazione - ha affermato - occorre lanciare una campagna sanitaria più mirata, rafforzare una linea di difesa comunitaria per la prevenzione e il controllo delle epidemie e proteggere efficacemente la vita delle persone, la sicurezza e la salute".
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