Ucraina, violento scambio di attacchi fra Mosca e Kyiv
Paola Simonetti – Città del Vaticano
Una pioggia di droni con ripetuti attacchi si è abbattuta sulla Russia. Preso di mira anche l’aeroporto di Pskov nel nord-ovest della Russia, vicino al confine con l'Estonia. Chiusi gli spazi aerei in almeno 7 regioni compresa quella della capitale. Lo ha fatto sapere Mosca, informando anche che, da parte sua, ha distrutto quattro navi militari ucraine nel Mar Nero con a bordo 50 soldati.
Bersagliata la capitale ucraina
Ma è l’attacco combinato di droni e missili su Kyiv quello che l’amministrazione militare ucraina ha definito il peggiore mai subito dalla Russia dalla primavera scorsa. Stando alle dichiarazioni dei vertici militari ucraini, le difese aeree hanno abbattuto tutti i 28 missili russi e 15 dei 16 droni lanciati durante la notte in varie zone del Paese. Almeno due persone sono state uccise e altre due ferite. "L'attacco combinato su larga scala della Russia a Kiev - ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, - è indiscutibilmente un'operazione deliberata contro la popolazione civile. Il motivo è la vendetta per i crescenti attacchi all'interno del territorio della Russia stessa, per i fallimenti in prima linea", oltre che per "odio etnico e tentativi di intimidazione psicologica". Un attacco di questo tipo, secondo Podolyak, "si qualifica come un atto di terrorismo dimostrativo, pensato e premeditato".
Lontano un possibile negoziato
Il presidente ucraino, Volodimyr Zelensky, in un'intervista ha dichiarato di rifiutare al momento un dialogo diretto con Mosca, senza una “ritirata delle truppe russe dai territori invasi”. Azione che, secondo Zelensky, potrebbe portare alla fine della guerra entro l’anno. Il presidente ucraino ha poi ringraziato "il popolo americano, il Congresso e personalmente il presidente Joseph Biden per il nuovo pacchetto di aiuti per la difesa dell'Ucraina. La libertà ha bisogno di protezione - ha detto - e questa protezione sta diventando sempre più efficace".
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