Il Gen Verde negli Usa: la fraternità di fronte a sfide di migrazioni e diseguaglianze
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Due mesi negli Stati Uniti passando per 10 città: New York (NY), Philadelfia (PA), Atlanta (GA), Corpus Christi e Houston (TX), Chicago (IL), Los Angeles, Planada, San Jose e San Francisco (CA). Più di 25 mila chilometri percorsi, 9 concerti, 16 messe cantate, 5 workshop artistici, 3 laboratori di canto liturgico, oltre a numerose performance e incontri con diverse comunità locali. E' il tour americano della band internazionale Gen Verde appena rientrata in Italia.
Prime tappe nell’East Coast e poi nel Deep South
Gli inviti nell'East Coast per le prime tappe statunitensi sono arrivati dalla Famiglia Vincenziana che ha chiamato il Gen Verde a presentare il proprio concerto e i progetti artisti che la band propone, in vari eventi rivolti ai giovani. Il tour in questa parte degli Stati Uniti è cominciato dal campus della St. John’s University, nel Queens a New York, dove è stato realizzato il “Gen Verde in Concert”, e si è poi lavorato con i giovani della parrocchia vincenziana di San Giovanni Battista a Brooklyn, e animata con i canti la Messa per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Altra tappa dell’East Coast, Philadelphia. Nel Deep South (sud-est degli Stati Uniti) il "Gen Verde" si è esibita ad Atlanta, in Georgia, nella scuola dei padri gesuiti "Cristo Rey" dove oltre al concerto ha sviluppato workshop con studenti dell’istituto. Forte l'impatto vissuto dalle componenti nella visita in città aI The King Center. “La testimonianza del coraggio e della dedizione di Martin Luther King Jr. per la giustizia e l'uguaglianza è stata potente e ci spronerà certamente a vivere il nostro ideale, ‘che tutti siano uno’, perché anche se c'è ancora molta strada da fare, è vero che abbiamo anche grandi esempi da imitare”, il commento di Sally McAllister, manager irlandese del Gruppo.
Nel grande Stato del Texas
A Corpus Christi, città nel sudest del Texas, le artiste hanno realizzato lo Start Now Workshop Project, con studenti provenienti da varie scuole della diocesi. “Mentre suonavo 'Tierra de Paz - Our Common Ground’, canzone che affronta il problema delle migrazioni, non sono riuscita a trattenere le lacrime - ricorda Adriana García García, bassista del Messico -. Ho capito che ogni parola della canzone parla della realtà della 'nostra casa comune' che le persone in quella stanza vivono ogni giorno. I nostri brani, ‘Chi piange per te’, ‘Solo la Luce - Only Light’, come ‘Tierra de Paz - Our Common Ground’, diventano potenti quando le cantiamo a Lampedusa, ad Atlanta e qui in Texas. Siamo testimoni che ciò che viviamo in piccolo nella nostra vita quotidiana, assume una nuova dimensione quando viene condiviso con persone direttamente coinvolte". A Houston, dopo uno dei concerti, una giovane presente tra il pubblico ha detto: "Lo spettacolo è stato spiritualmente 'travolgente'. Il carisma dell'unità nella diversità che queste donne provenienti da tanti Paesi hanno condiviso con noi è bellissimo e mi ha commossa".
Nel Nord America con la Famiglia Vincenziana
La “Vincentian Family Gathering 2023”, appuntamento annuale della Famiglia Vincenziana del Nord America, è stato l'evento di punta in questo tour negli Stati Uniti. Presso la DePaul University a Chicago, ha riunito i rappresentanti di 47 rami della Famiglia Vincenziana. Al Gen Verde era affidato il programma di 3 giorni sulla tematica "Armonia nella diversità: lavorare per la giustizia sociale e creare una cultura di incontro attraverso le arti". "Stavo riflettendo che il Gen Verde non viene per esibirsi. Loro vengono per creare amicizia e costruire relazioni", ha detto una giovane suora che ha partecipato ai laboratori e alle conferenze.
Gli ultimi concerti in 4 città della California
Los Angeles, San Francisco, San Jose e Planada sono state le tappe conclusive della tournée. Il primo dei concerti si è tenuto nella chiesa di S. Vincenzo de Paoli nel centro di Los Angeles. Tra i bellissimi feedback ricevuti quello di una coppia: "Dopo questo incontro ci sentiamo come se fossimo su un piano spirituale più profondo e vogliamo rimanerci. È stato davvero trasformativo per noi!". A Planada, una piccola cittadina rurale al centro dello Stato, workshop artistici hanno coinvolto soprattutto i giovani: "Con questo laboratorio abbiamo imparato a non lasciare che il mondo cambi il nostro sorriso, ma che con il nostro sorriso possiamo cambiare il mondo!", le parole di una delle partecipanti. Nancy Uelmen, pianista e compositrice del Gen Verde di origini statunitensi, prova a riassumere ciò che il suo Gruppo ha vissuto in questi due mesi negli USA: “È difficile trovare le parole per descrivere questo tour che ha compreso tante sfide, impegni, dolori e difficoltà, per poi portare tantissimi frutti, scoperte e doni, al di là di ogni aspettativa! Abbiamo ricevuto tantissimi inviti per altri concerti e possiamo dire che non vediamo l’ora di tornare".
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