Ucraina: missili russi su molte città, più di 31 morti. Colpito un ospedale a Kyiv
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Nel violento attacco missilistico russo di questa mattina, intorno alle 10, contro l’Ucraina, con quasi 40 missili lanciati su diverse città del Paese, secondo il Servizio per l’emergenze di Kyiv sarebbero morte almeno 31 persone, e altre 125 ferite, ma il bilancio è purtroppo ancora in aggiornamento. Nella sola capitale sono rimaste uccise 20 persone, di cui 2 nell'attacco all'ospedale pediatrico Okhmatdyt, nel centro della città, mentre 61 sono rimaste ferite. Si scava tra le macerie dell'ospedale per cercare i superstiti. A Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Zelensky, sono invece stati registrati 11 morti. Il triste bilancio recita poi 3 morti a Pokrovsk e un morto e 6 feriti a Dnipro.
Zelensky chiede una “risposta più forte” dell’Occidente
A seguito degli ultimi raid russi e della conseguente strage di civili, Zelensky ha subito chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’Ucraina vuole una “risposta più forte” da parte dell'Occidente. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani si è detto “colpito per le immagini dei bombardamenti su Kyiv con i quali è stato colpito anche un ospedale pediatrico. Crimini di guerra che vanno condannati da tutta la comunità internazionale. Il Governo continuerà a difendere la sovranità dell'Ucraina e del suo popolo”.
Per Mosca è stato “un attacco a siti militari-industriali”
Secondo il ministero della Difesa russo, invece, si è trattato di “un attacco contro siti militari-industriali e basi aeree ucraine in rappresaglia ai tentativi di Kiev di attaccare siti energetici russi”. La difesa aerea dell'Ucraina ha dichiarato di aver abbattuto 30 dei 38 missili lanciati oggi durante “l’attacco missilistico combinato contro l'Ucraina utilizzando missili aerei, marittimi e terrestri”.
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