Vertice Nato: rafforzato scudo contro la Russia. Altri aiuti militari a Kijv
Paola Simonetti - Città del Vaticano
I jet F16 promessi dagli Stati Uniti sono già partiti ed entro l'estate saranno operativi sui cieli di Kyiv per respingere gli attacchi di Mosca. Una garanzia per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, presente a Washington ma non al vertice Nato, che potrà contare anche sugli oltre 40 miliardi di euro in assistenza finanziaria e alla sicurezza che gli alleati dell'Alleanza atlantica sono pronti ad assicurargli nel prossimo anno. Questi i passi di spicco al summit, dove si è delineata la creazione di un centro di coordinamento degli aiuti in Germania e la nomina di un alto funzionario civile a Kyiv.
La soddisfazione a metà dell’Ucraina
Zelensky si è detto soddisfatto, lasciando però intendere che di "F16 ne servirebbero almeno 128 per eguagliare la Russia nei cieli”. Annunciata per oggi la firma a margine del summit di una lettera di intenti da parte di Francia, Germania, Italia e Polonia sul cosiddetto Elsa (European Long-Range Strike Approach), ovvero l’Approccio europeo all’attacco a lungo raggio. Dal vertice è giunto anche un monito alla Cina a non aiutare Mosca, ma Pechino giudica irragionevoli le accuse della Nato ed esorta a non incitare allo scontro. Da parte sua la Russia ha affermato che deve impegnarsi per far "scomparire" l'Ucraina e la Nato.
L' entrata dell’Ucraina nella Nato
Nella dichiarazione finale del summit dell’Allenza Atlantica a Washington è stato ribadito che il cammino dell'Ucraina verso l'ingresso nell'Alleanza è "irreversibile", come anticipato, senza tuttavia che sia stata ipotizzata una data. "Il futuro dell'Ucraina è nella Nato - si legge nel documento - nel quale i leader del patto accolgono "con favore i progressi concreti compiuti dal Paese dopo il vertice di Vilnius riguardo alle necessarie riforme democratiche, economiche e di sicurezza". Tuttavia, la Nato precisa che "sarà in grado di estendere un invito a Kyiv ad aderire all'Alleanza quando gli alleati saranno d'accordo e le condizioni saranno soddisfatte".
Intanto, sul campo in Ucraina il conflitto prosegue: due i feriti nella regione di Sumy, in seguito ad un attacco russo con droni, mentre corpi di civili, alcuni con segni di tortura, sono stati riesumati nel Donetsk. In corso le operazioni per l’identificazione delle vittime.
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