Medio Oriente, Biden all'Iran: fate un passo indietro
Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano
Ore di tensione in Medio Oriente, in attesa dell’attacco dell’Iran che, secondo diverse fonti, dovrebbe essere ormai imminente. Il governo di Teheran continua a minacciare una dura rappresaglia in risposta all’assassinio del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuto sul suolo iraniano lo scorso 31 luglio. Tuttavia, secondo il Washington post, negli incontri con i leader degli alleati regionali, come gli Houti nello Yemen ed Hezbollah in Libano, l'Iran ha rivendicato il suo diritto a difendersi, ma cercando di evitare una guerra totale nella regione. Secondo una fonte libanese, vicina ad Hezbollah, l'Iran ha manifestato il timore che Israele e Usa possano sfruttare il conflitto come “pretesto” per neutralizzare la deterrenza nucleare del Paese.
L’intervento della Casa Bianca
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha sentito nella serata di ieri, martedì 12 agosto, il suo omologo francese, Emmanuel Macron, i premier di Gran Bretagna e Italia, Keir Starmer e Giorgia Meloni, e il cancelliere tedesco, Olaf Sholz, con lo scopo di esortare, con una dichiarazione congiunta, Israele ed Hamas a concludere al più presto l'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. I leader, inoltre, hanno invitato l'Iran a riconsiderare l’attacco promesso ad Israele. "Abbiamo espresso il nostro pieno sostegno agli sforzi in corso per ridurre le tensioni e raggiungere un accordo sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi a Gaza", hanno sottolineato.
La situazione degli ostaggi nella Striscia
Un portavoce dell'ala militare di Hamas ha annunciato che i miliziani che sorvegliavano gli ostaggi israeliani a Gaza hanno sparato e ucciso un ostaggio e ne hanno feriti gravemente altri due durante un incidente avvenuto nella Striscia, dove sono ancora detenute 111 persone. L’esercito israeliano ha affermato di non avere informazioni che confutino o confermino l'incidente.
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