Le celebrazioni a Reim, in commemorazione delle vittime dell'attacco del 7 ottobre Le celebrazioni a Reim, in commemorazione delle vittime dell'attacco del 7 ottobre 

Israele, ad un anno dall’attacco di Hamas raid israeliani su Gaza e Libano

Oggi, lunedì 7 ottobre, commemorazioni per le vittime dell’attacco di Hamas di un anno fa, nel quale persero la vita 1200 persone e circa 250 furono rapite. Cerimonie a Reim, nel kibbutz di Nir Oz e a Tel Aviv. Intanto non cessano i combattimenti sui diversi fronti di guerra. Raid israeliani nel sud del Libano e nella Striscia hanno causato la morte ed il ferimento di decine di persone. Cresce l’apprensione per un allargamento del conflitto all’Iran

Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano

Sono cominciate alle 6.30 circa in Israele e continueranno per tutta la giornata di oggi, le cerimonie in ricordo delle vittime del 7 ottobre, mentre dalla Striscia di Gaza vengono lanciati razzi sulla folla riunita per le celebrazioni. L’ala militare di Hamas ha rivendicato l’attacco su i “raduni nemici” a sud di Rafah, al valico di Kerem Shalom e nel Kibbutz di Holi. In risposta, i jet israeliani hanno colpito lanciarazzi e tunnel in tutta Gaza, pochi istanti prima delle 6:30. Secondo le forze di difesa israeliane, Hamas è riuscita a lanciare solo quattro razzi, tre dei quali sono stati intercettati, il quarto è atterrato in un'area aperta. A Reim, luogo in cui furono uccisi un anno fa 400 israeliani durante un festival musicale, è intervenuto anche il presidente israeliano Herzog: “Il mondo deve sostenere Israele per portare la pace”, ha dichiarato.

Raid nella Striscia ed Cisgiordania

Proseguono anche i raid dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Nella notte è stato nuovamente bombardato l’ospedale di Al- Aqsa, a Deir el Balah, considerato dalle forze di difesa israeliane un posto di comando di Hamas, almeno 11 persone sono rimaste ferite. In Cisgiordania, l’esercito israeliano avrebbe attaccato la città di Jenin, dirigendosi verso i quartieri orientali di Halima Al-Saadia e di Bayader e circondato l'ospedale governativo chiudendo le strade dirette verso lo stesso. Attulmente, secondo i dati forniti dal ministero della Salute palestinese gestito da Hamas, sono 41.909 le vittime palestinesi dall'inizio delle guerra e 97.303 i feriti.

Il fronte libanese

Ancora raid a sud di Beirut. Secondo Israele,nella notte di domenica, sono stati colpiti obiettivi di Hezbollah, almeno 12 sarebbero le persone uccise nell’attacco. Le forze di difesa israeliane hanno affermato di aver attaccato un deposito di armi ed obiettivi dell'intelligence di Hezbollah nella capitale libanese, dopo aver ordinato ai residenti di Dahiyeh, nella parte meridionale della città, di evacuare la zona. Intanto, proseguono le operazioni di terra mirate dell’esercito israeliano. Le forze di difesa hanno annunciato che nuovi interventi militari sono iniziati la scorsa notte nel Libano meridionale, dove già operano contro Hezbollah altre divisioni. Lanci di razzi da parte delle milizie del partito sciita libanese si sono registrati contro la città di Haifa e Tiberiade, nel nord di Israele, diretti su basi militari israeliane. Secondo i media locali, almeno 11 persone sono rimaste ferite negli attacchi.

Il fronte iraniano

Cresce l'apprensione per la risposta israeliana all’attacco iraniano dello scorso 1 ottobre. Il ministro della Difesa israeliano Gallant ha affermato, in un’intervista rilasciata all’emittente televisiva americana CNN, che “tutte le opzioni sono sul tavolo”. Intanto Teheran ha nuovamente aperto il suo spazio aereo, dopo aver annunciato delle restrizioni alla circolazione dei velivoli nel pomeriggio di ieri, per prevenire possibili attacchi israeliani. Il presidente iraniano Pezeshkian, durante una telefonata con il primo ministro olandese, ha dichiarato che l’Iran "In nessun modo, cerca la guerra e la tensione", sottolineando che si sta "cercando dirafforzare i legami con tutti i Paesi attraverso il dialogo per risolvere i problemi esistenti"

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07 ottobre 2024, 09:40