Macerie a Tiro, nel Libano sudoccidentale Macerie a Tiro, nel Libano sudoccidentale

La guerra in Medio Oriente al centro del vertice Ue

Diplomazia europea e statunitense al lavoro per frenare il conflitto in Medio oriente. A pesare sui negoziati l'intensificarsi delle operazioni israeliane sul Libano e nella Striscia di Gaza

Vatican News

Lo scontro tra le Forze di difesa di Israele e i miliziani di Hezbollah in Libano prosegue con intensità crescente. Il gruppo sciita ha confermato l’uccisione a Beirut del proprio responsabile delle relazioni con i media, Hajj Mouhammad Afif al-Naboulsi. Sono almeno 200 gli obiettivi colpiti da Israele sul territorio libanese nella ultime 48 ore. 

La diplomazia Usa

L'escalation precede ilviaggio dell'inviato degli Stati Uniti per il Libano, Amos Hochstein, che è atteso domani a Beirut e mercoledì in Israele, con il compito di raggiungere una tregua tra Tel Aviv e Hezbollah. Tra i nodi più difficili del negoziato la richiesta israelianache prevede il ritiro delle armi pesanti di Hezbollah dal sud del fiume Litani, che Beirut e i suoi alleati rifiutano fermamente. Intanto, un nuovo attacco è stato lanciato questa mattina dall'esercito israeliano sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia di Gaza, provocando la morte di almeno quattro persone.

Il vertice Ue sulla crisi

La situazione in Medio Oriente è uno dei temi fondamentali della riunione in corso tra i ministri degli esteri dell'Ue. L'Alto rappresentante Josep Borrell prima del summit aveva dichiarato di voler proporre un cambio di passo decisivo nei confronti di Israele. Le misure che ha spiegato di voler portare al tavolo sono la sospensione del dialogo politico tra Ue e Israele e il divieto di importare prodotti provenienti dai territori occupati in Cisgiordania. Un'ipotesi respinta con fermezza dal ministro degli esteri italiano  Antonio Tajani. 

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18 novembre 2024, 08:34