Francia, Macron non si dimette e lavora a un nuovo governo
Marco Guerra – Città del Vaticano
La Francia avrà un nuovo premier e un nuovo governo nei prossimi giorni. Il presidente Macron parlando alla nazione ha indicato la strada che intende percorrere dopo la caduta del governo Barnier, ovvero quella della formazione di un nuovo "esecutivo di interesse generale" che possa contare su "una legge speciale" per prorogare la finanziaria da 60 miliardi.
Fronte anti-repubblicano
Macron ha respinto ogni ipotesi di dimissioni ed ha ribadito di voler rimanere in carica fino alla scadenza naturale del mandato presidenziale nel 2027, “La mia responsabilità – ha sottolineato - è quella di assicurare la continuità dello Stato, il buon funzionamento delle nostre istituzioni”. Escluse quindi le elezioni anticipate chieste del Rassemblement National e France Insoumise. E il presidente attacca proprio le due opposizioni di estrema destra e della sinistra radicale, affermando che “si sono unite in un fronte anti-repubblicano”. Immediata la risposta di Marine Le Pen che ha rimarcato: “la sfiducia non è anti-repubblicana”, bensì “è prevista dalla Costituzione della Quinta Repubblica".
L’ipotesi Bayrou
Il nome del primo ministro sarà dunque svelato “nei prossimi giorni”, ma tra i candidati spicca il nome del leader centrista François Bayrou, ricevuto all’Eliseo poche ore prima che Macron parlasse alla nazione . Le consultazioni inizieranno oggi, Macron incontrerà questa mattina i capi dei gruppi parlamentari del suo partito presidenziale, dei socialisti e dei repubblicani. Intanto, il segretario del Partito Socialista, Olivier Faure, ha già fatto sapere che è pronto a discutere con i Repubblicani e l'area politica del presidente Emmanuel Macron sulla base di "concessioni reciproche" in vista della formazione di un nuovo governo.
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