Nella Casa del Divin Maestro gli esercizi spirituali del Papa e della Curia Romana Nella Casa del Divin Maestro gli esercizi spirituali del Papa e della Curia Romana  

Padre Tolentino: la sete di Gesù deve essere nel cuore della Chiesa

“Elogio della sete”: è il tema delle meditazioni scelto dal sacerdote portoghese, padre José Tolentino de Mendonça, chiamato da domani fino al 23 febbraio a predicare gli Esercizi spirituali del Papa e della Curia Romana presso la Casa “Divin Maestro” di Ariccia, non lontano da Roma.

Antonella Palermo – Città del Vaticano

“Per le meditazioni mi sono preparato nel silenzio e nella preghiera”: così padre José Tolentino de Mendonça, 53 anni, vicerettore dell’Università Cattolica di Lisbona e consultore del Pontificio Consiglio della Cultura, racconta il suo impegno in vista degli Esercizi spirituali del Papa e della Curia Romana che prenderanno il via domenica presso la Casa “Divin Maestro” di Ariccia.

Nella sete ritroviamo l’umanità

Ringraziando quanti hanno scritto da ogni parte del mondo per sostenerlo in questo momento, padre Tolentino si sofferma sul tema della sete. “Abbiamo una sete che è simile a quella di cui Gesù ha parlato sulla Croce. Gesù – spiega - ha detto solo: ‘ho sete’. In questa parola c’è il riassunto del suo progetto, della sua umanità. Nella nostra sete abbiamo la possibilità di ritrovare la nostra umanità come Dio la vede”.

Lo stile delle meditazioni ricalcano la mistica del quotidiano

“Dio – afferma il predicatore – non è soltanto un enigma, non solo una invisibilità. In Gesù Lui si è fatto vicino a noi. Pertanto negli esercizi spirituali la cosa più importante credo sia proprio restare aperti di fronte a questa vicinanza”. Padre Tolentino rivela di aver attinto alla poesia di Emily Dickinson quando scriveva che “la sete ci insegna il cammino dell’acqua” ma anche Fernando Pessoa, Clarice Lispector, Antoine de Saint-Exupéry e pure lo scrittore Tonino Guerra. “E’ un poeta che amo molto, racconterò una piccola poesia sotto forma di storia: Contento, proprio contento/sono stato molte volte nella vita/ma più di tutte quando/mi hanno liberato in Germania/che mi sono messo a guardare una farfalla/senza la voglia di mangiarla”.

Nelle meditazioni anche le periferie

Il tema delle periferie, caro a Papa Francesco, sarà toccato da padre Tolentino “perché – sottolinea – Cristo era un periferico, una voce nascosta e poi perché i cristiani oggi sono espressione di un cristianesimo non più centrale, urbano e occidentale”. Guardare alle periferie è l’invito del predicatore che ritiene come la sfida più urgente per la Chiesa di oggi sia riportare “la sete di Gesù al centro del cuore pulsante della cristianità”.

Ascolta l'intervista a padre Tolentino

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

17 febbraio 2018, 09:50