Il cordoglio del Papa per la morte del cardinale belga Danneels
E’ deceduto oggi, nella sua casa di Malines, all'età di 85 anni, il cardinale Godfried Danneels, arcivescovo emerito di Malines-Bruxelles. Il funerale si terrà nella cattedrale metropolitana di Saint-Rombaut a Malines, venerdì 22 marzo. A darne notizia è l'arcivescovo di Malines-Bruxelles e presidente della Conferenza episcopale belga, cardinale Jozef De Kesel, che presiederà la celebrazione insieme al nunzio apostolico, ai vescovi del Belgio, ai sacerdoti e ai diaconi dell'arcidiocesi.
Il telegramma di cordoglio di Papa Francesco
Saputa la notizia Papa Francesco ha espresso con un telegramma il suo dolore per questa perdita. "Avendo appreso con emozione della morte del cardinale Godfried Danneels, arcivescovo emerito di Malines-Bruxelles - scrive il Papa - porgo le più vive condoglianze a lei e alla sua famiglia, ai Vescovi del Belgio, al clero, alle persone consacrate e a tutti i fedeli colpiti da questa perdita. Questo zelante Pastore ha servito con dedizione la Chiesa non solo nella sua diocesi, ma anche a livello nazionale come presidente della Conferenza Episcopale Belga, pur essendo membro di vari Dicasteri romani. Attento alle sfide della Chiesa contemporanea, il cardinale Danneels ha partecipato attivamente anche a diversi Sinodi dei Vescovi, compresi quelli del 2014 e 2015 sulla famiglia. È appena stato chiamato a Dio in questo tempo di purificazione e di cammino verso la risurrezione del Signore. Chiedo a Cristo, vincitore del male e della morte, di accoglierlo nella sua pace e nella sua gioia. In segno di conforto, rivolgo una speciale Benedizione Apostolica a voi, ai parenti del cardinale defunto, ai pastori, ai fedeli e a tutti coloro che prenderanno parte alla celebrazione dei funerali".
In un comunicato dei vescovi belgi cenni della sua biografia
In un comunicato i vescovi del Belgio ripercorrono la sua vita: Godfried Danneels era nato il 4 giugno 1933 a Kanegem (Fiandre occidentali). Compì la sua formazione sacerdotale al seminario di Bruges, per poi proseguire gli studi di filosofia all'Università Cattolica di Lovanio. Laureatosi, passò all'Università Gregoriana di Roma per studiare teologia (1954-1959).
Ordinato sacerdote nel 1957 nella chiesa parrocchiale di Kanegem, il porporato divenne, due anni dopo , direttore spirituale e professore di teologia sacramentale e liturgia presso il seminario maggiore di Bruges. Nel 1961 conseguì il dottorato in teologia presso l'Università Gregoriana di Roma. Dal 1969, oltre a tenere corsi al Seminario Maggiore di Bruges, insegnò alla Facoltà di Teologia di Lovanio.
Papa Paolo VI lo nominò vescovo di Anversa il 16 novembre 1977.
Fu Papa Giovanni Paolo II a nominare Godfried Danneels arcivescovo di Malines-Bruxelles il 21 dicembre 1979. Scelse come motto: "Apparuit humanitas Dei nostri" dalla Lettera di San Paolo a Tito. Il 2 febbraio 1983 venne creato cardinale ricevendo come titolo cardinalizio la Basilica di Sant'Anastasia. Partecipò al conclave dell'aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI e a quello del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco. Seguendo il diritto canonico, il cardinale Danneels presentò le sue dimissioni da arcivescovo di Malines-Bruxelles a Papa Benedetto XVI il 4 giugno 2008 all'età di 75 anni, dimissioni accettate solo il 27 febbraio 2010.
Il ritiro a vita privata
Godfried Danneels si ritirò dunque dalla vita pubblica, dedicandosi a ciò che per lui era più importante: la preghiera, la letteratura e l'arte, l’affetto e la vicinanza ad amici e conoscenti. Ma, su esplicita richiesta di Papa Francesco, il porporato partecipò ai Sinodi dedicati alla famiglia nel 2014 e 2015. La sua salute cominciava però a diminuire gradualmente.
A nome di tutta la Chiesa cattolica del Belgio, si legge nel comunicato, il cardinale Jozef De Kesel porge le sue condoglianze cristiane alla famiglia, agli amici, agli ex colleghi e collaboratori. "La nostra gratitudine al cardinale Danneels è molto grande – scrive - per molti anni ha guidato la Chiesa, come un vero pastore, in un momento in cui la Chiesa e la società stavano subendo cambiamenti fondamentali. La sua influenza, sia nel nostro Paese che nella Chiesa universale, è aumentata nel tempo. Ha anche sperimentato delle difficoltà. Alla fine della sua vita era debole ed esausto. Lo ricordiamo con gratitudine, che ora possa riposare nella pace di Dio".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui