Salute mondiale, Abu Dhabi: dichiarazione congiunta del Papa e dello Sceicco
"Riaffermiamo la nostra reciproca collaborazione per il miglioramento della salute e del benessere delle comunità bisognose". Così Papa Francesco e lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi scrivono nella dichiarazione datata 18 novembre a firma del Nunzio Apostolico negli Emirati Arabi Uniti monsignor Francisco Montecillo Padilla e del Sottosegretario della Corte del Principe ereditario Mohamed Mubarak Al Mazrouei .
Nel testo, in occasione del Reaching the Last Mile Forum di Abu Dhabi, si sottolinea che la cooperazione nasce dalla convinzione che ogni persona ha il diritto di vivere una vita dignitosa e sana. Il contesto in cui molte patologie si manifestano - si legge - spesso è la povertà e la vulnerabilità sociale dei più emarginati. L'invito congiunto è dunque a rinnovare gli sforzi - compresa un'azione politica globale e la cooperazione volontaria tra la società civile e i singoli Stati, che hanno una responsabilità per la salute dei propri cittadini - per promuovere programmi sanitari, sociali ed educativi e per sviluppare adeguate reti mediche di prevenzione, diagnosi e cura, in modo che nessuno resti indietro.
Nella Dichiarazione congiunta anche l'appello alla comunità internazionale affinché si realizzi una collaborazione per raggiungere le popolazioni più vulnerabili con particolare attenzione alle malattie che colpiscono le persone più povere. Una delle aree d'intervento è la lotta per porre fine alle malattie tropicali trascurate, che colpiscono più di 1,5 miliardo e mezzo della popolazione mondiale. Nonostante i programmi avviati a livello internazionale e il miglioramento dell'accesso alle cure, queste patologie rimangono secondarie nell'agenda globale.
Di fronte a malattie che oggi possono essere monitorate, prevenute ed eliminate - si legge ancora nella dichiarazione - c'è bisogno di maggiori sforzi da parte di tutti per coordinare le risorse disponibili al fine di ottenere soluzioni adeguate. Ciò richiederà anche un approccio interdisciplinare, socio-sanitario e ambientale.
Garantire il diritto alle cure per tutte le persone è fondamentale - si legge- dunque il testo termina con l'impegno a sostenere ogni iniziativa vada in questa direzione e con l'invito alla solidarietà di tutti coloro che comprendono le sofferenze di chi è nel bisogno e vive in aree svantaggiate del mondo.
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