Il Papa: gli Stati proteggano la famiglia e la Chiesa la aiuti
Debora Donnini – Città del Vaticano
“La famiglia ha bisogno di essere protetta”. E’ a partire da questo sguardo nitido sulla realtà che si leva l’accorato appello del Papa a pregare, a luglio, per la famiglia che nel mondo di oggi affronta “tanti pericoli”, “il ritmo della vita, lo stress”. Tanti i problemi che oggi hanno le famiglie e non a caso nel video in spagnolo, Francesco accenna alle questioni legate alla convivenza quotidiana come che “a volte i genitori dimenticano di giocare con i propri figli”.
La Chiesa deve incoraggiare le famiglie e stare loro accanto, aiutandole a scoprire vie che permettano loro di superare tutte queste difficoltà. Preghiamo affinché le famiglie di oggi siano accompagnate con amore, rispetto e consiglio, e in particolare vengano protette dagli Stati.
La famiglia nel cuore del Papa
Un’attenzione quella di Papa Francesco per la famiglia, costante e decisa. “La famiglia è la base della società e continua ad essere la struttura più adeguata per assicurare alle persone il bene integrale necessario per il loro sviluppo permanente” diceva nel 2017 alla Fafce, la Federazione Europea delle Associazioni Familiari Cattoliche. Ma certamente non si possono dimenticare i due Sinodi sulla Famiglia, l’Esortazione Apostolica Amoris laetitia e il ciclo di catechesi all'udienza generale dedicato alla famiglia nel 2015, solo per fare alcuni esempi di quanto questo discorso sia nel cuore di Francesco.
Fornos: la famiglia non questione privata ma fatto sociale
La Rete Mondiale di Preghiera mette in luce come molte famiglie si sentano sole e soffrano in silenzio. La loro realtà è diversa da quella del passato. Il riferimento che si fa è alla cultura odierna in cui sono immerse dove “c'è poco tempo, l'eccesso di lavoro a volte limita lo spazio per la convivenza e la connessione digitale in alcuni casi allenta i legami affettivi”. Ma nel parlare delle famiglie, non si può prescindere dai tempi di crisi e dalle conseguenze socio-economiche portate dalla pandemia, “come la perdita di lavoro o la difficoltà a mantenere un alloggio”. Ci sono, infatti, molte famiglie bisognose e incerte sul loro presente e sul futuro lavorativo. Diventa quindi “più evidente che né gli individui né la società possono prescindere dalle famiglie”. “È per questo che gli Stati devono promuovere politiche che le proteggano”, si rimarca con decisione. “Nell’appello finale agli Stati” il Papa “sottolinea ancora una volta che la famiglia non è semplicemente una questione privata, ma un fatto sociale”, osserva il direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera, padre Frédéric Fornos
Sostenere le associazioni che aiutano
L’esortazione del gesuita che guida questa opera pontificia è a pregare e anche a sostenere le associazioni che aiutano le famiglie ad affrontare le loro sfide. “In questo mese di luglio - invita - dedichiamo ogni giorno del tempo gratuito alle nostre famiglie; ogni persona sa concretamente cosa significa”.
La Rete di Preghiera
Il Video del Papa è un’iniziativa di portata globale per diffondere le intenzioni di preghiera mensili del Santo Padre. È sviluppata dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa (già Apostolato della Preghiera). Il suo compito è mobilitare i cattolici attraverso la preghiera e l'azione di fronte alle sfide dell'umanità e della missione della Chiesa: sfide presentate sotto forma di intenzioni di preghiera affidate dal Papa a tutta la Chiesa. Fondata nel 1844 come Apostolato della Preghiera, la Rete è presente in 98 Paesi ed è composta da più di 35 milioni di cattolici. Include il ramo giovanile, il MEG - Movimento Eucaristico Giovanile.
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