Il Papa al Celam: un'Assemblea ecclesiale è segno di una Chiesa di popolo
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
"Caro Miguel... voglio essere con voi in questo momento e nella preparazione fino a novembre". Così, in tono fraterno e colloquiale, Papa Francesco si rivolge in apertura del suo videomessaggio, a monsignor Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo, presidente della Conferenza Episcopale Peruviana e del Consiglio episcopale dell’America Latina (Celam).
L'occasione è la presentazione oggi in modo virtuale, dell'Assemblea ecclesiale dell’America Latina e Caribe, che si terrà a Città del Messico dal 21 al 28 novembre dopo il rinvio a causa della pandemia. Questo importante evento ecclesiale, sul tema "Siamo tutti discepoli missionari in uscita", farà memoria, a 14 anni di distanza, della quinta Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano di Aparecida e avrà come obiettivi, spiega in una nota il Celam, “contemplare la realtà dei nostri popoli, approfondire le sfide del continente, riaccendere l’impegno pastorale e cercare nuove strade in chiave sinodale”.
Una riunione del popolo di Dio alla ricerca della Sua volontà
Nel videomessaggio il Papa sottolinea il valore da dare alla prossima Assemblea, da non intendersi come "una conferenza dell'Episcopato latinoamericano come le precedenti - l'ultima ad Aparecida - dalla quale tuttavia dobbiamo ancora imparare molto", bensì come "una riunione del popolo di Dio" in cammino, con "laiche, laici, consacrate, consacrati, sacerdoti, vescovi", che insieme pregano, parlano, pensano, discutono e cercano la volontà di Dio.
Fuori dal popolo di Dio sorgono le élite
Nell'esprimere la sua vicinanza il Pontefice indica a monsignor Vidarte e a tutto il Celam, due criteri che accompagnino questo "tempo che apre nuovi orizzonti di speranza". Il primo è riassunto nell'espressione "Insieme al popolo" e si contrappone al concetto di una Chiesa elitaria, perchè dice Francesco "un' Assemblea ecclesiale è il segno di una Chiesa senza esclusione":
Che questa Assemblea ecclesiale non sia un'élite separata dal santo popolo fedele di Dio. Insieme al popolo: non dimenticatelo, siamo tutti parte del popolo di Dio, siamo tutti parte di esso, e questo popolo di Dio che è infallibile “in credendo”, come ci dice il Concilio, è quello che ci dà l'appartenenza. Fuori dal popolo di Dio sorgono le élite, le élite illuminate da un'ideologia o da un'altra, e questa non è la Chiesa. La Chiesa si dà nello spezzare il pane, la Chiesa si dà con tutti, senza esclusione.
La preghiera per invocare la presenza del Signore
L'altro criterio indicato da Francesco alla Chiesa dell'America Latina in preparazione a questo evento così importante è la preghiera: il Signore - scrive Francesco - è in mezzo a noi. Che il Signore si faccia sentire, da lì la nostra richiesta che sia con noi.
Quindi nuovamente dal Papa la vicinanza, la preghiera e gli auguri perchè si proceda con coraggio.
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