In udienza dal Papa la presidente della Repubblica Slovacca
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
È durato 25 minuti il colloquio riservato di questa mattina, primo giugno, tra Papa Francesco e Zuzana Caputová, presidente della Repubblica slovacca, ricevuta in udienza nel Palazzo Apostolico vaticano con il seguito. Il capo di Stato slovacco ha anche incontrato il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, accompagnato da monsignor Miroslaw Wachowski, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati. Tra i temi al centro dei colloqui, riferisce la Sala Stampa vaticana, le prospettive della Slovacchia “alla luce del triste evento dell’attentato al primo ministro, dell’imminente cambio di presidenza e dell’avvicinarsi delle elezioni europee”. Espresso poi l’auspicio che nel Paese “si rafforzino la pace e la concordia”, aggiunge il comunicato, sottolineando che durante l’incontro “particolare attenzione è stata data alla guerra in Ucraina”.
Scambio di doni
Papa Francesco ha donato alla signora Zuzana Caputová un rilievo in bronzo raffigurante un fiore che nasce, con la scritta: “La pace è un fiore fragile”. A sua volta la presidente ha donato al Pontefice una macchina dattilobraille. Si tratta di uno strumento, prodotto nel Paese europeo, che permette ai non vedenti di scrivere con il sistema Braille in modo piu' rapido. Il presidente della Repubblica slovacca ha anche donato al Papa del vino proveniente dalla regione dei piccoli Carpazi e tre rose di ferro, in memoria di tre giovani, morte in un incidente mentre si recavano ad un incontro diocesano.
Il premier Fico dimesso dall’ospedale
Nella giornata di ieri il primo ministro slovacco, Robert Fico, è stato dimesso dall'ospedale dove era ricoverato dopo l'attentato del 15 maggio. Miriam Lapunikova, direttrice dell'ospedale della città centrale di Banska Bystrica, ha annunciato che Fico, "un paziente disciplinato", è stato trasportato nella sua casa di Bratislava dove continuerà la convalescenza. Il premier era stato ferito all'addome da un uomo che gli ha sparato mentre salutava i sostenitori nella città di Handlova, a nord-est della capitale.
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