Francesco parla agli organizzatori e artisti del "Concerto con i Poveri" Francesco parla agli organizzatori e artisti del "Concerto con i Poveri"

Il Papa: il “Concerto con i poveri” come il Giubileo vuole generare speranza

Francesco ha incontrato i promotori e gli artisti dell'evento giunto alla quinta edizione e in programma stasera in Vaticano: le persone più fragili sono invitate “a far parte di questa stupenda sinfonia dell’amore che è il Vangelo”

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

Sinfonia, orchestra, armonia. Si snoda attraverso queste ed altre parole “musicali” il discorso rivolto da Papa Francesco ai promotori e agli artisti del “Concerto con i poveri”, in programma questa sera nell’Aula Paolo VI e patrocinato dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e dal Dicastero per il Servizio della Carità. “Un bel momento per condividere con tanti nostri fratelli e sorelle la bellezza della musica che unisce i cuori ed eleva lo spirito. Anche i bambini quando piangono fanno musica”.

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L’armonia è la bellezza della musica

All’edizione di quest’anno partecipano il premio Oscar Hans Zimmer, la violoncellista Tina Guo, il compositore Dario Vero e l’attrice Serena Autieri. Dopo il saluto a monsignor Marco Frisina, “che ancora una volta ha saputo riunire artisti internazionali, insieme con il Coro della Diocesi di Roma e l’Orchestra Nova Opera”, il Pontefice ha sottolineato che un concerto “è una bella parabola dell’armonia sinodale che la Chiesa si sta impegnando a vivere più pienamente”.

Infatti ogni partitura musicale unisce strumenti e voci differenti, ognuno con la propria parte, col suo timbro, la sua sonorità. Ciascuno nell’orchestra esegue il proprio spartito ma deve armonizzarsi con gli altri, generando così la bellezza della musica.

I silenzi sono importanti come le note

Tutti, come in un coro, sono chiamati a custodire e ad alimentare la bellezza, non solo nella musica. Ognuno, ha affermato il Papa, “è chiamato ad esprimersi, ad eseguire la propria parte”:

E in una composizione, i silenzi, gli intervalli, le dissonanze hanno importanza pari alle note stesse. Dio non crea scarti.

Generare segni di speranza

Il punto di partenza primario è la partecipazione. Scegliere di esserci, ha detto il Pontefice, significa “realizzare la parabola dell’armonia”.

Non è scontato. Tutti voi avete scelto di esserci, di partecipare a questo evento con persone che hanno bisogno, che ogni giorno fanno fatica ad andare avanti. E questa vostra scelta genera un segno di speranza. È ciò che si propone anche il prossimo Giubileo: generare segni di speranza, a partire dalla sorgente dell’amore che è il Cuore di Gesù.

La bellezza è un dono per tutti gli uomini

La partecipazione richiede poi un atteggiamento di cooperazione. “Senza la collaborazione di tutti non si può realizzare una vera sinfonia”. “Soltanto da un concerto di persone diverse - ha spiegato il Papa - scaturisce l’armonia che edifica e conforta tutti”. Come in un concerto anche la Chiesa deve creare armonia: è chiamata ad essere nel mondo segno e strumento “di comunione e fraternità”. Deve realizzare “nel cuore dell’umanità un meraviglioso e consapevole canto d’amore a Dio e ai fratelli”.

Questo Concerto con i Poveri che oggi eseguirete è un bel segno dell’armonia sinodale, soprattutto perché avviene in comunione con i nostri fratelli e le nostre sorelle più fragili, invitati a far parte di questa stupenda sinfonia dell’amore che è il Vangelo. Questi nostri amici, stasera, potranno assistere al concerto nel migliore dei modi, come protagonisti.

La bellezza, ha concluso il Papa, è “un dono di Dio per tutti gli esseri umani, accomunati dalla stessa dignità e chiamati alla fraternità”. È questa, la sinfonia della fraternità, la musica di cui il mondo ha bisogno.

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07 dicembre 2024, 09:46