ResQ, dopo l'incontro col Papa "di nuovo pronti a salvare vite umane"
Fabrizio Peloni - Città del Vaticano
"È come se si fosse riaccesa la fiaccola della speranza: prima per il conforto delle parole del Santo Padre nell’incontro a noi riservato, poi per la splendida notizia arrivata proprio durante l’udienza generale che la nostra nave - la Resq People - è salpata dal porto di Augusta questa mattina per una nuova missione nel Mar Mediterraneo". Lo ha confidato ai media vaticani Luciano Scalettari, presidente di ResQ-People Saving People, ong italiana nata nel dicembre del 2019 e impegnata nella ricerca e nel soccorso ai naufraghi nel Mediterraneo e ai migranti che percorrono la rotta balcanica.
Pronti a salvatre vite umane
Un duplice appuntamento con il Pontefice, dapprima più riservato poi insieme con tutti gli altri fedeli, che ha reso questo mercoledì 11 dicembre "un giorno storico" per la Ong, la quale "dopo alcuni interventi di manutenzione all’imbarcazione, è di nuovo finalmente pronta a salvare vite umane"; indipendentemente dal colore della pelle o dalla religione, "proprio come ci ha ricordato Papa Francesco stamane, riconoscendo il nostro non rimanere indifferenti", spiega Scalettari. La nave è infatti "dotata di gommoni veloci per avvicinarsi alle imbarcazioni in difficoltà, di un ambulatorio medico per prestare assistenza ai naufraghi, e di tutte le dotazioni necessarie per operare in sicurezza il soccorso", aggiunge il presidente.
I volti della povertà in carcere
Altri semi di speranza sono quelli contenuti nel libro I volti della povertà in carcere che l’autrice Rossana Ruggiero ha donato al Pontefice al termine dell’udienza generale. Accanto a lei nell’Aula Paolo VI c’è Giacinto Siciliano, fino a pochi giorni fa direttore di San Vittore, il penitenziario da cui provengono le storie di detenute e detenuti che sono raccontate nel volume, corredato dalle fotografie di Matteo Pernaselci. "Il loro bagaglio è pesante perché pieno di esperienze che spesso li segnano per sempre" afferma l’autrice, che tra tutte le vicende in cui è “entrata” è rimasta colpita da quella di Alessandro, 26 anni, detenuto nella sezione protetta per motivi cautelari. "Gli ho chiesto cosa fosse per lui la speranza e la sua risposta, davvero lungimirante, è che si tratta di qualcosa in cui credere fino in fondo senza abbattersi, che ti stimola ad ottenere tutto nella vita".
Il neo cardinale Leo in Aula Paolo VI
Il cardinale Frank Leo, arcivescovo di Toronto, è il primo dei nuovi 21 porporati creati nel concistoro del 7 dicembre a partecipare a un’udienza generale nella nuova veste cardinalizia. "Sono qui per esprimere di cuore la mia profonda attenzione all’unità della Chiesa, per sostenere Papa Francesco, il successore di Pietro, nella sua missione, in spirito di comunione", dice il porporato canadese in un ottimo italiano, anche per via delle sue origini, aggiungendo poi "l’importanza nella vita di tutti i giorni di essere costruttori di pace, per raggiungere la Grazia della pace, con l’aiuto di Maria che ci guida sempre".
Dal Messico particolarmente significativa la presenza di dodici sindaci, tra cui 8 donne, di diverse città arrivati a Roma per partecipare a un incontro con le autorità italiane in cui hanno "condiviso conoscenze e analizzato esperienze nella lotta alle mafie", come specificato dall’ambasciata messicana presso la Santa Sede.
Doni per i bambini e i bisognosi
Tanti panettoni e cioccolatini a forma di Babbo Natale in segno di festa per tutti i bambini presenti nell’Aula Paolo VI e tende per i senza fissa dimora di Roma, nell’imminenza dell’arrivo del freddo pungente, per far fronte alle temperature più rigide. Sono i doni offerti al Papa dall’associazione AFI (Amicizia Francia Italia) che ha fatto anche arrivare dal Paraguay per il Pontefice una confezione di Alfajores, uno dei suoi dolci preferiti. Francesco da parte sua ha subito consegnato personalmente i mini-pandori a ciascun bambino di quelli che ha salutato in Aula. Le tende, invece, sono state già consegnate all’Elemosineria apostolica - Dicastero per il servizio della carità, insieme anche con migliaia di dolci cornetti destinati ai più poveri.
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