Presentata la conferenza in Vaticano sulla difesa del Creato
Marco Guerra – Città del Vaticano
Dall'insegnamento della Laudato si' all'azione su tutti i fronti e livelli, quello individuale, sociale, politico ed ecclesiale. È quanto si propone Conferenza Internazionale "Saving our Common Home and the Future of Life on Earth", che si terrà in Vaticano, nell’Aula Nuova del Sinodo, dal 5 al 6 luglio 2018, nel terzo anniversario dell’Enciclica di Papa Francesco Laudato si'. L’evento è stato presentato oggi nella Sala stampa della Santa Sede alla presenza del cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e della dott.ssa Flaminia Giovanelli, sotto-segretario del medesimo dicastero.
Laudato si' profetica
Il porporato ha ricordato che a tre anni di distanza dalla pubblicazione dell’enciclica sulla difesa della casa comune, le parole di Papa Francesco risuonano come profetiche per tutta la Chiesa universale. “La domanda retorica del Santo Padre – ha aggiunto il prefetto – su quale mondo desideriamo trasmettere a chi verrà dopo di noi, ci invita ad affrontare la sfida della tutela del Creato, perché l’uomo può ancora costruire una casa comune. L’ottimismo del Papa - ha proseguito il cardinale - ispira tutta l’azione del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale”.
Presentate buone pratiche
Il cardinale Turkson ha poi evidenziato la necessità di passare dalle parole ai fatti senza aspettare le azioni dei governi nazionali, ma piuttosto partendo dal basso, dalle comunità di fedeli a cui va trasmesso il messaggio della Laudato si'. Per questo motivo, alla due giorni del 5 e del 6 luglio, tra le altre cose saranno presentate delle buone pratiche sviluppate da realtà di diverso tipo, comprese quelle messe in campo in Vaticano, prima fra tutti l’eliminazione dell’uso delle bottigliette e di tutta la plastica per uso alimentare dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
La giustizia intergenerazionale
Dal canto suo la dott.ssa Flaminia Giovanelli ha esposto alcune riflessioni che hanno portato all’organizzazione della conferenza "Saving our Common Home and the Future of Life on Earth". Primo fra tutti il tema della giustizia intergenerazionale che è il cuore dell’Enciclica di Francesco. “Così come abbiamo ricevuto questa terra – ha evidenziato la Giovanelli – dobbiamo darla alle generazioni future”. Importante però è anche l’attenzione per le necessità attuali, ad esempio quelle del povero che viene colpito dai disastri ambientali. “Nello stilare il programma della conferenza – ha aggiunto – abbiamo riflettuto su questi punti con uno stile partecipativo”.
Alla Conferenza esperti e rappresentati degli indigeni
E alcuni dettagli della Conferenza del prossimo luglio sono stati esposti da padre Joshtrom Kureethadam, del Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale. L’iniziativa è stata sviluppata in partnership con il The Global Catholic Climate Movement; Caritas Internationalis e il CIDSE (un’alleanza internazionale di agenzie di sviluppo cattoliche). Il consesso si avvarrà del contributo di tante voci diverse di laici e religiosi. Prevista la presenza di Patricia Espinosa, diplomatica messicana segretario esecutivo della Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite (Unfccc), dell’economista Nicholas Stern e di altri esperti di ambiente di caratura internazionale. Parteciperanno a pieno titolo anche gruppi di giovani e le rappresentati dei popolazioni indigene del bacino del Congo e dell’Amazonia.
Guidare dando il buon esempio
Anche Padre Kureethadam ha parlato delle buone pratiche adottate dalla Santa Sede. “Nel nostro dicastero siamo riusciti a togliere bottiglie e bicchieri di plastica, adesso cerchiamo di portare questa iniziativa in tutto il complesso di San Callisto”, ha detto Padre Kureethadam indicando poi l’obiettivo di diventare “carbon neutral”. “È necessario guidare dando il buon esempio”, ha detto in conclusione il membro del dicastero.
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