Il libro "Il Sinodo per l'Amazzonia" del card. Hummes
Cristiane Murray - Città del Vaticano
Il 15 ottobre 2017 Papa Francesco ha convocato un Sinodo speciale dei vescovi per la regione Panamazzonica, indicando che l'obiettivo principale sarà quello di «individuare nuove vie per l'evangelizzazione di quella porzione del popolo di Dio, specialmente degli indigeni, spesso dimenticati e senza la prospettiva di un avvenire sereno, anche a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di capitale importanza per il nostro pianeta». In questo volume il cardinale Claudio Hummes, nominato dal Papa relatore generale al Sinodo, offre una panoramica dei principali temi che verranno affrontati in questa Assemblea speciale. Dalla crisi climatica ed ecologica al volto di una Chiesa sempre più missionaria, dai nuovi modelli di sviluppo al diritto universale all'acqua, i vescovi si confronteranno su questioni di fondamentale importanza che riguardano il futuro di questa regione, ma anche e soprattutto il futuro della Chiesa, affinché il grido dei poveri e della Terra non rimanga inascoltato. Così il card. Hummes spiega lo scopo del suo libro
R. - Questo libro è stato scritto per diffondere il Sinodo, il tema, il processo sinodale, tutto questo ascolto, questo vedere … Poi la celebrazione e finalmente l’applicazione nella realtà delle conclusioni del Sinodo. Questo è tutto un grande processo. Questo libro vuole portare tutto questo alla gente comune, in una forma semplice, diretta, senza grandi complicazioni, affinché tutti siano capaci di avere un’introduzione su questo sinodo. Il libro è stato scritto prima che si cominciasse a fare la consulta. Quindi nel testo non c’è nulla riguardo ai risultati di questa prima fase; mostra solamente di cosa si tratta: cos’è un sinodo? In cosa consiste questo Sinodo speciale per l’Amazzonia? In che modo interroga tutti noi e non solo la gente, la Chiesa in Amazzonia? Questo Sinodo si realizza all’interno del grande contesto della crisi mondiale, della crisi climatica, della crisi ecologia che sappiamo essere molto grave. Questo sinodo è stato organizzato durante il pontificato di Francesco, il quale ha scritto quel bellissimo documento “Evangelii gaudium”, l’allegria del Vangelo. In che modo questa Chiesa, che il Papa propone nell’Evangelii gaudium, deve essere veramente resa reale in Amazzonia e in tutte le particolarità dell’Amazzonia? Questo era l’obiettivo di questo libro.
Eminenza, lei è stato nominato relatore generale dal Papa; è stato pubblicato l’Instrumentum laboris. Quali sono i prossimi passi da adesso fino al 6 ottobre?
R. - Dobbiamo continuare con lo stesso spirito sinodale, perché a volte ci sono dei momenti difficili; durante il cammino comune possono esserci delle piccole crisi … però bisogna sempre tornare a questo spirito: dobbiamo camminare insieme, perché è un cammino, un processo che bisogna fare insieme illuminando l’un l’altro, con il popolo di Dio e con la Chiesa. Mi sembra che questo processo sia a buon punto. Credo che veramente stiamo imparando a essere ‘sinodali’. Questo esige veramente conversione e apertura verso le differenze per accogliere l’altro ed essere inclusivo e non esclusivo.
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