La postulatrice: “Madre Vannini, la Santa della carità vissuta”
Roberta Barbi – Città del Vaticano
R. – Senza dubbio perché la carità è fatta appunto di gesti, di attenzione e di silenzi. In tanti momenti, quando la cura non basta più, il tuo silenzio, la tua vicinanza, il far sentire al malato un tocco di mano, tenere la mano, far sentire al malato la propria presenza, l’essere lì come una madre sta vicino al suo figlio.
D. – È la prima Santa romana che si occupa di sanità. Che esempio può essere specificamente per i cittadini romani e per gli operatori del settore?
R. – Certamente Roma è il centro della Chiesa e la Chiesa si è sempre distinta per la carità, è la maestra della carità e quindi la Vannini si pone come una figlia docile che ha seguito la Chiesa e che ha trasmesso nella propria vita il Vangelo perché Gesù nel Vangelo ha sempre avvicinato gli ammalati, ha dato la precedenza nella predicazione e nella cura agli ammalati, quindi è un grande esempio per tutti i romani quello di essere vicino, di accogliere, di essere casa aperta per tutti.
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