Crisi in Medio Oriente, Parolin: urgente un cessate il fuoco
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
È “grandissima la preoccupazione” del Papa e della Santa Sede per quanto accade in Terra Santa dove non si placa l’escalation di violenza tra Israele e Hamas. Ad esprimerla è il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, a margine della presentazione del libro dedicato all'ex direttore de L'Osservatore Romano, Mario Agnes, a firma del giornalista Ignazio Ingrao, a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Il porporato ribadisce l’urgenza di una tregua e manifesta viva inquietudine per questa situazione incandescente, che prosegue “nonostante gli sforzi della comunità internazionale per far arrivare un cessate il fuoco”.
Fare tutto il possibile per fermare il conflitto
“Questo conflitto sta portando rovine oltre che morti”, afferma il cardinale Parolin. E ricorda le parole del Papa nell’Angelus di domenica 16 maggio, quando richiamava l’attenzione del mondo soprattutto sui “bambini morti”. “La nostra preoccupazione è quella del Santo Padre e l’impegno a fare tutto quello che è possibile per fermare il conflitto”, ha detto il segretario di Stato.
La soluzione dei due Stati
Parolin ha risposto alle domande dei giornalisti se la Santa Sede possa farsi mediatore per la questione israelo-palestinese: “Mi pare che da parte di qualcuno sia stato detto che non vogliono interferenze. In senso tecnico forse no, non mi sembra ci siano le condizioni”, ha chiarito. “Però certamente dobbiamo svolgere qualsiasi azione che possa aiutare prima di tutto a un cessate il fuoco, che si metta fine a questo annoso conflitto, che si possa arrivare a una risoluzione secondo la soluzione dei due Stati”.
L'incontro con Ursula von der Leyen
Il cardinale guarda all’incontro di sabato prossimo tra il Papa e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che anch’egli avrà modo di incontrare. Sarà una nuova occasione per discutere della crisi: “Certamente parlerò con lei anche della questione israelo-palestinese. Bisognerà unire tutte le forze per cercare di fermare questa crisi”.
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