Il Papa: grazie ai ragazzi e ai bambini missionari per il loro impegno
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Il ringraziamento del Papa arriva diretto e forte nei saluti del dopo Angelus in occasione della fetività dell'Epifania, quando si rivolge a tutti quei "bambini e ragazzi missionari del mondo intero", che si impegnano "nella preghiera e nel sostegno concreto all’annuncio del Vangelo e, in particolare, alla promozione dei ragazzi nelle terre di missione". Francesco rivolge il suo pensiero in occasione della Giornata dell'Infanzia Missionaria, promossa dalla Pontificia Opera della Santa Infanzia, celebrata oggi in diversi Paesi, che vuole invitare bambini e ragazzi di tutto il mondo a sentirsi parte del popolo di Dio che cammina inseime con l'impegno di annunciare e far conoscere Cristo. Dedicata alla preghiera e alla solidarietà, è stata istituita allo scopo di far conoscere e sostenere l’Opera della Santa Infanzia il 4 dicembre 1950 da Pio XII, che ha dichiarato come data per la celebrazione il giorno dell’Epifania, ma dando libertà ad ogni nazione di adattare la data alle esigenze locali.
Pregare e agire per le necessità dei più piccoli
Nel suo messaggio, in occasione delle festività natalizie, suor Roberta Tremarelli, segretario generale della Pontificia Opera della Santa Infanzia, incoraggia i bambini a seguire “l'esempio degli Angeli che hanno annunciato la nascita di Gesù, della Stella che conduce a Gesù o dei Magi che portano i doni a Gesù e poi ne diventano testimoni” e li invita “ad essere testimoni del Vangelo della gioia, della pace, dell'amicizia e della fraternità che Gesù ci ha insegnato”, continuando “ad annunciare la Buona Notizia ad ogni famiglia”. “Ancora oggi - spiega suor Roberta - tanti bambini muoiono in molte parti del mondo. Come ragazzi missionari, come discepoli di Gesù, abbiamo la responsabilità di pregare e di agire affinché tutti possano vivere in modo dignitoso”. La religiosa, quindi, ringrazia tutti i ragazzi in questi giorni impegnati nella promozione dell'Opera fondata da monsignor Charles De Forbin Janson, che si preoccupava dei bambini che morivano e che non potevano conoscere Gesù.
I bambini per i bambini
La Pontificia Opera della Santa Infanzia è attiva in più di 130 Paesi e il suo motto è: “I bambini pregano per i bambini, i bambini evangelizzano i bambini, i bambini aiutano i bambini di tutto il mondo”. Il suo obiettivo è quello di aiutare i bambini a sviluppare uno spirito e un protagonismo missionario, spingendoli a condividere la fede e i mezzi materiali, specialmente con i bambini più bisognosi, promuovendo, incoraggiando e sostenendo le vocazioni missionarie ad gentes. Preghiera, offerta, e sacrificio sono le tre parole chiave dell’Opera della Santa Infanzia, come pure delle altre Pontificie Opere Missionarie. I bambini dell’Infanzia Missionaria si propongono di pregare tutti i giorni per i loro coetanei e per la diffusione del messaggio evangelico, attraverso collette, tramite il Fondo Universale di Solidarietà dell’Infanzia Missionaria, finanziano progetti a favore di milioni di minori, e con la loro testimonianza missionaria cercano di essere esempio di vita. Proprio grazie all’aiuto offerto da molti bambini, tantissimi piccoli possono conoscere Gesù e la sua Parola, mangiare, studiare, avere un tetto sotto cui dormire e curarsi.
Missio Ragazzi
Quest’anno, in Italia, Missio Ragazzi, settore della Fondazione Missio la quale rappresenta le Pontificie Opere Missionarie nella Chiesa italiana, ha scelto per la Giornata dell'Infanzia Missionaria il tema “Cuori ardenti, piedi in cammino” - tratto dal messaggio di Papa Francesco per la 97.ma Giornata Mondiale Missionaria celebrata il 22 ottobre 2023 - richiamando quanto accaduto ai discepoli di Emmaus, che, dopo l’incontro con Gesù, entusiasti, vollero condividere con gli altri la loro esperienza, e invitando a testimoniare il Risorto. Attraverso questo slogan, si vuole esortare a scoprire, nel cammino sinodale della Chiesa universale e di ogni Chiesa locale, la ricchezza e la gioia dei discepoli di Emmaus, a non perdere di vista il cammino coi fratelli e a vivere la comunione, lasciandosi convertire al Vangelo e spendendosi per la missione, ossia l’annuncio di Gesù con la vita, con tutte le sue ricchezze e fragilità. Per rendere graficamente il messaggio, Missio Ragazzi ha realizzato un manifesto in cui il cuore di Gesù è rappresentato come un gomitolo di amore che unisce il mondo che, srotolandosi, raggiunge i ragazzi missionari per coinvolgerli in questo amore. Si è voluto, in questo modo, evidenziare che “Gesù è la parola vivente, che sola può far ardere, illuminare e trasformare il cuore”, come scrive Papa Francesco nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2023. Gesù, inoltre, è raffigurato come un ragazzo, e questo per ricordare che monsignor de Forbin-Janson scelse Gesù Bambino come protettore dell’Opera e per sottolineare che pure bambini e adolescenti possono essere protagonisti dell’azione evangelizzatrice della Chiesa. Dietro Gesù si scorgono dei ragazzi in movimento, con le braccia in alto e le mani che compongono un cuore, perché annunciano a tutto il mondo l’amore ricevuto, il Vangelo che, con i loro piedi “in cammino” per le strade del mondo, lasciano la propria impronta d’amore nei luoghi che visitano.
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