Morto il cardinale Sebastiani. Il Papa: una vita al servizio del Vangelo
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
"Zelante sacerdote" nell'arcidiocesi di Fermo, porporato "che ha generosamente speso la sua vita al servizio del Vangelo" e della Santa Sede, e infine "servo buono e vigilante" del Signore. Così Papa Francesco, in un telegramma ai familiari, descrive il cardinale Sergio Sebastiani, presidente emerito della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, che si è spento questa mattina alle 3 a Roma, nella sua abitazione. Novantaduenne, era da tempo malato. Il porporato, che aveva ricevuto la berretta da san Giovanni Paolo II, nel concistoro del 22 febbraio 2001, era nato l'11 aprile 1931, a Montemonaco, in diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto e provincia di Ascoli Piceno, da Angelo e Lucia Valeri. Il funerale sarà celebrato mercoledì 17 gennaio alle 14.30 nella Basilica di San Pietro.
Il Papa: dai miei predecessori importanti incarichi in diplomazia
Nel suo telegramma, il Papa rende grazie a Dio "per la testimonianza del defunto porporato" che ha servito il Vangelo "al fianco di tanti miei predecessori". Pontefici come san Paolo VI e san Giovanni Paolo II che "gli affidarono importanti responsabilità nella diplomazia vaticana". Nel ruolo di primo segretario generale del Comitato Centrale per il Grande Giubileo del Duemila, ricorda ancora Francesco, prima di elevare la sua preghiera per l'anima del cardinal Sebastiani, "si dedicò specialmente alla fase preparatoria tracciata da sna Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente".
Dal Seminario di Ascoli agli studi universitari a Roma
Nel 1940 il giovanissimo Sergio entrò nel Seminario vescovile di Ascoli Piceno e nel 1946 passò al Seminario arcivescovile di Fermo per completare gli studi secondari. Nel 1951, come alunno dell'Almo Collegio Capranica di Roma, frequentò i corsi di filosofia e di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ottenne la licenza in Sacra Teologia. Passò alla Pontificia Università Lateranense dove conseguì la laurea in Diritto Canonico. Ordinato sacerdote dall'arcivescovo di Fermo, monsignor Norberto Perini, il 15 luglio 1956, entrò nella Pontificia Accademia Ecclesiastica su richiesta di monsignor Domenico Tardini, poi divenuto segretario di Stato. Al termine degli studi iniziò quindi il suo servizio nella diplomazia della Santa Sede. Nel 1960 fu nominato segretario della Nunziatura Apostolica del Perù, nel 1962 fu trasferito alla rappresentanza pontificia del Brasile e nel 1966, nominato uditore di Nunziatura, fu assegnato a quella del Cile.
Il ritorno a Roma, in Segreteria di Stato
Nel 1967 il sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Giovanni Benelli, lo chiamò a Roma per prestare servizio nella Segreteria di Stato, prima come segretario dei cardinali Cicognani e Villot (segretari di Stato di Papa Paolo VI) e poi come capo della segreteria dello stesso sostituto della Segreteria di Stato. Nel 1974 fu nominato consigliere della Nunziatura Apostolica di Parigi. Ebbe anche incarichi speciali presso il Consiglio d'Europa. Il 27 settembre 1976 fu nominato arcivescovo titolare di Cesarea di Mauritania e pro-nunzio apostolico in Madagascar e Mauritius con incarico di delegato apostolico per La Riunione e le Isole Comore. Al tempo stesso fu incaricato dalla Santa Sede della costituzione di una zona pastorale dell'Oceano Indiano, che successivamente fu eretta a Conferenza Episcopale dell'Oceano Indiano. Ricevette l'ordinazione episcopale il 30 ottobre 1976.
Dalla Turchia al Giubileo, fino alla Prefettura per gli Affari Economici
L’8 gennaio 1985, san Giovanni Paolo II lo nominò nunzio apostolico in Turchia e ad Ankara, oltre alla specifica attività di sostegno alle Chiese locali, di rito latino ed orientale, promosse rapporti amichevoli con le Chiese ortodosse locali, in particolare con il Patriarca di Costantinopoli. Diede inizio al dialogo interreligioso sia con la comunità ebraica che con quella musulmana. Il 16 novembre 1994 il Papa lo chiamò a Roma per affidargli l'incarico di primo segretario generale del Consiglio di Presidenza e del Comitato Centrale per il Grande Giubileo dell'Anno 2000. Nei tre anni di permanenza nell’ufficio, curò in particolare la fase preparatoria delineata dal Papa Wojtyla nella sua Lettera Apostolica Tertio Millennio adveniente. Il 3 novembre 1997 san Giovanni Paolo II lo ha nominato presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, incarico mantenuto fino al 12 aprile 2008. Ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI.
Il funerale mercoledì 17 gennaio alle 14.30 in san Pietro
Le esequie del cardinale Sergio Sebastiani saranno celebrate mercoledì 17 gennaio 2024, alle 14.30, all’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro, e presiedute dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, insieme con i cardinali presenti a Roma, arcivescovi e vescovi. Al termine della Celebrazione Eucaristica, Papa Francesco presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio. Con la morte dell'anziano porporato italiano, il Collegio Cardinalizio risulta oggi composto da 239 membri, 132 elettori e 107 non elettori.
Aggiornamento 16 gennaio - ore 13.55
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