Chiesa e massoneria, Staglianò: “Ecco perché sono profondamente inconciliabili”
Federico Piana - Città del Vaticano
“Quella massonica è un’eresia che si allinea fondamentalmente all’eresia ariana”. Il presidente della Pontificia Accademia di Teologia torna a spiegare con chiarezza ai media vaticani l’inconciliabilità tra Chiesa cattolica e massoneria. “In fondo – afferma monsignor Antonio Staglianò - fu proprio Ario ad immaginare che Gesù fosse un Grande Architetto dell’Universo (come la massoneria considera l’Essere Supremo, ndr) negando la divinità di Cristo. Ecco perché il Concilio di Nicea, del quale tra poco festeggeremo i 1700 anni, afferma con forza la verità su Gesù che è generato e non creato, Dio da Dio, Luce da Luce, Dio Vero da Dio Vero”.
Dio e non il ‘Grande Architetto dell’Universo”
E proprio l’idea di "Architetto dell’Universo" o di grande "Orologiaio" propugnata dalla massoneria è incompatibile con l’idea cattolica di Dio. “Perché - entra nel merito Staglianò - questa idea è frutto della ragione umana che cerca di immaginarsi un dio mentre il Dio dei cattolici è frutto della Rivelazione stessa di Dio in Cristo Gesù. In sostanza, è frutto di un evento storico nel quale Dio si è fatto carne, si è avvicinato agli uomini, ha parlato a tutti gli esseri umani destinandoli alla sua salvezza”
Distanze siderali
Anche il concetto di fratellanza espresso dalla massoneria è distante anni luce dal concetto di fraternità della fede cattolica. Monsignor Staglianò sostiene che “la nostra fraternità si istituisce sul sacramento dell’amore di Dio in Gesù, si istituisce sull’Eucaristia, non soltanto sull’idea generica dell’essere fratelli”. Stesso ragionamento, aggiunge il presule, può essere applicato alla carità cristiana che “non ha nulla a che vedere con la filantropia massonica. La carità cristiana corrisponde all’evento storico di un Dio che è morto e risorto per noi e chiede ai suoi figli di non essere solamente filantropici ma di essere, eventualmente, crocifissi per amore”.
Il cristiano ama la vera Luce
La totale incompatibilità tra l’essere cattolici e l'adesione alla massoneria, il presidente della Pontificia Accademia di Teologia la mette in evidenza sottolineando che “all’interno della massoneria si sviluppano trame di potere occulto che sono in contraddizione con l’agire cristiano. Insomma, quando parliamo di inconciliabilità facciamo riferimento a contraddizioni profonde. Non ci possiamo nemmeno appellare all’opposizione polare del teologo Romano Guardini per dire che possono stare insieme”.
Mistero contro esoterismo
Altro punto importante di distanza è l’esoterismo - fatto di dottrine spirituali molto spesso segrete e riservate agli iniziati - che permea gli insegnamenti massonici. “Anche nel cattolicesimo – specifica monsignor Staglianò – si parla di Mistero. Ma i Vangeli ci dicono che il Mistero nascosto nei secoli non smette di essere Mistero ma smette di essere nascosto. Perché il Mistero nascosto nei secoli è stato rivelato”.
La costante condanna della Chiesa
Ripercorrendo la costante condanna della massoneria da parte della Chiesa lungo i secoli, monsignor Staglianò ci tiene a ricordare l’ultima risposta ad un vescovo delle Filippine del Dicastero per la Dottrina della Fede datata 13 novembre 2023 e approvata da Papa Francesco con la quale si ribadisce che l’iscrizione attiva rimane proibita: “I fedeli – conclude - che aderiscono alle logge sono in stato di peccato grave e non possono, assolutamente, accedere alla Comunione".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui