Gesù in mezzo a noi, luce che squarcia le tenebre del mondo

“Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia”. Come ricorda Papa Francesco la nascita di Gesù ha ispirato generazioni di artisti che nel corso dei secoli hanno evangelizzato attraverso la bellezza. Per vivere l’Avvento e il Natale Vatican News propone ogni settimana un capolavoro delle collezioni pontificie accompagnato dalle parole dei Papi

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

Le più antiche rappresentazioni della Natività di Gesù sono precedenti al presepe vivente messo in scena 800 anni fa, nel Natale 1223, da San Francesco d’Assisi a Greccio nella Valle Reatina. I primi cristiani infatti celebravano l’Incarnazione di Nostro Signore. Lo attesta la raffigurazione presente in un reperto del IV secolo, conservato ai Musei Vaticani: sul frammento di pietra, probabilmente l’estremità destra del coperchio di un sarcofago, sono scolpite le figure del Bambino nella mangiatoia, il bue, la stella e la Vergina Maria, colta in atteggiamento pensoso, vestita di tunica e d’un ampio manto che le ricopre anche la testa. 

Frammento di attico di sarcofago raffigurante la Natività; marmo bianco; 370 - 400; (particolare) Museo Pio Cristiano. © Musei Vaticani
Frammento di attico di sarcofago raffigurante la Natività; marmo bianco; 370 - 400; (particolare) Museo Pio Cristiano. © Musei Vaticani

La mangiatoia è presentata sotto forma di una cassa marmorea, allusione al sepolcro della Passione. Nella raffigurazione paleocristiana della natività di Gesù confluiscono i racconti evangelici, con l’aggiunta di citazioni apocrife: la stalla infatti e, soprattutto, l’asino e il bue, non sono citati nel Nuovo Testamento, ma sono presenti invece nel Vangelo dello Pseudo-Matteo.

Frammento di attico di sarcofago raffigurante la Natività; marmo bianco; 370 - 400; Museo Pio Cristiano. © Musei Vaticani
Frammento di attico di sarcofago raffigurante la Natività; marmo bianco; 370 - 400; Museo Pio Cristiano. © Musei Vaticani

“Il Mistero del Natale ridesta il nostro cuore allo stupore – parola chiave – di un annuncio inatteso: Dio viene, Dio è qui in mezzo a noi e la Sua luce ha squarciato per sempre le tenebre del mondo. Abbiamo bisogno di ascoltare e ricevere sempre questo annuncio, soprattutto in un tempo ancora tristemente segnato dalle violenze della guerra, dai rischi epocali a cui siamo esposti a causa dei cambiamenti climatici, dalla povertà, dalla sofferenza, dalla fame – c’è fame nel mondo! – e da altre ferite che abitano la nostra storia. È confortante scoprire che anche in questi “luoghi” di dolore come in tutti gli spazi della nostra fragile umanità, Dio si fa presente in questa culla, la mangiatoia che oggi Egli sceglie per nascere e per portare a tutti l’amore del Padre; e lo fa con lo stile di Dio: vicinanza, compassione, tenerezza.”

(Papa Francesco – Auguri natalizi alla Curia Romana – 21 dicembre 2023)

Le parole del Papa

Per scoprire la Natività nell'arte, anche quest'anno in occasione delle prossime festività natalizie, ed esclusivamente nelle giornate di sabato 7, 14 e 21 dicembre, i Musei Vaticani confermano una speciale proposta di visita guidata rivolta a tutti, anche alle famiglie con bambini al seguito. Pellegrini, visitatori e famiglie potranno rileggere il Vangelo del Natale al cospetto dei capolavori custoditi nel Museo Pio Cristiano e nella Pinacoteca Vaticana, per giungere infine in Cappella Sistina .

Le visite guidate, in italiano e inglese, sono totalmente accessibili alle persone con disabilità sensoriali, motorie e intellettive che potranno prenotarsi all'indirizzo email dedicato accessibilita.musei@scv.va

 

 

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03 dicembre 2024, 13:23