Gesù in mezzo a noi, luce che squarcia le tenebre del mondo
Paolo Ondarza - Città del Vaticano
Le più antiche rappresentazioni della Natività di Gesù sono precedenti al presepe vivente messo in scena 800 anni fa, nel Natale 1223, da San Francesco d’Assisi a Greccio nella Valle Reatina. I primi cristiani infatti celebravano l’Incarnazione di Nostro Signore. Lo attesta la raffigurazione presente in un reperto del IV secolo, conservato ai Musei Vaticani: sul frammento di pietra, probabilmente l’estremità destra del coperchio di un sarcofago, sono scolpite le figure del Bambino nella mangiatoia, il bue, la stella e la Vergina Maria, colta in atteggiamento pensoso, vestita di tunica e d’un ampio manto che le ricopre anche la testa.
La mangiatoia è presentata sotto forma di una cassa marmorea, allusione al sepolcro della Passione. Nella raffigurazione paleocristiana della natività di Gesù confluiscono i racconti evangelici, con l’aggiunta di citazioni apocrife: la stalla infatti e, soprattutto, l’asino e il bue, non sono citati nel Nuovo Testamento, ma sono presenti invece nel Vangelo dello Pseudo-Matteo.
(Papa Francesco – Auguri natalizi alla Curia Romana – 21 dicembre 2023)
Per scoprire la Natività nell'arte, anche quest'anno in occasione delle prossime festività natalizie, ed esclusivamente nelle giornate di sabato 7, 14 e 21 dicembre, i Musei Vaticani confermano una speciale proposta di visita guidata rivolta a tutti, anche alle famiglie con bambini al seguito. Pellegrini, visitatori e famiglie potranno rileggere il Vangelo del Natale al cospetto dei capolavori custoditi nel Museo Pio Cristiano e nella Pinacoteca Vaticana, per giungere infine in Cappella Sistina .
Le visite guidate, in italiano e inglese, sono totalmente accessibili alle persone con disabilità sensoriali, motorie e intellettive che potranno prenotarsi all'indirizzo email dedicato accessibilita.musei@scv.va.
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