Le catacombe, tappe del cammino giubilare

Presentato il 4 dicembre, a Palazzo Borromeo, il progetto di valorizzazione delle catacombe per il prossimo Anno Santo. Per il presidente della Pontificia Commissione di archeologia sacra, monsignor Pasquale Iacobone, i luoghi del martirio, emblema di speranza, diventano mete importanti del Giubileo, come è sottolineato sia nella bolla di indizione del Papa, sia nella nota della Penitenzieria Apostolica

Maria Milvia Morciano - Città del Vaticano 

Lungo le strade di Roma, i pellegrini avevano di che stupirsi di fronte all’imponenza dei resti della città imperiale, delle severe chiese paleocristiane e poi della magnificenza barocca. Lungo il cammino incontravano però anche luoghi segreti, che non emergono da terra con marmi e  pietra e che custodiscono nel silenzio le testimonianze più antiche e intense dei martiri e che ugualmente attiravano la fede dei romei. Sono le catacombe, luoghi anch’essi protagonisti del cammino giubilare. 

Speciali aperture per il Giubileo

La Pontificia Commissione di Archeologia Sacra ha presentato ieri, 4 dicembre, a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, un progetto per l’imminente Anno santo. Dopo i saluti dell'ambasciatore Francesco di Nitto, di monsignor Daniele Salera, vescovo ausiliare di Roma e di Svetlana Celli, presidente dell'Assemblea capitolina, è seguito l'intervento di monsignor Pasquale Iacobone, presidente della Commissione, che ha illustrato quali saranno le principali iniziative in programma e che ha condiviso anche con i media vaticani.

Ascolta l'intervista a monsignor Pasquale Iacobone, presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra

In cosa consiste il progetto della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra per il Giubileo?

Attendendo i pellegrini che verranno a Roma per il Giubileo, la Pontificia Commissione ha pensato innanzitutto di ampliare al massimo la propria offerta. Oltre alle catacombe già aperte al pubblico, pensa di poter aprire altre catacombe, altre strutture che siano accoglienti, come san Lorenzo al Verano, con le sottostanti catacombe, e le catacombe di Santa Tecla, Commodilla, Protestato e altri siti più piccoli adatti a gruppi più ristretti, proprio per dare la possibilità ai pellegrini di avere sempre un'esperienza nelle catacombe dal punto di vista proprio giubilare. 

Mons. Pasquale Iacobone, presidente della Pontificia commissione di archeologia sacra
Mons. Pasquale Iacobone, presidente della Pontificia commissione di archeologia sacra

Vogliamo valorizzare le memorie martiriali, luoghi dei martiri, testimoni di speranza, che diventano mete sicuramente importanti del Giubileo, come è sottolineato sia nella bolla di indizione del Papa, sia nella nota della Penitenzieria Apostolica. Valorizzeremo le tombe dei martiri anche con dei segni particolari, ad esempio una croce del pellegrino che invita a sostare in quel luogo, a fermarsi in silenzio, in raccoglimento, in preghiera. Poi ci saranno altre manifestazioni, altri eventi che vogliono arricchire la semplice visita con momenti culturali, artistici e con momenti di commemorazione, come il ricordo della visita di Paolo VI alle catacombe di  Domitilla il 12 settembre 1965. Tutto questo per offrire ai pellegrini un'esperienza importante, di quelle che Paolo VI affermava essere le radici profonde della nostra fede cristiana, della nostra esperienza.

Infatti, fin dai primi giubilei, man mano che si allargava l'offerta delle varie basiliche prescritte appunto ai pellegrini per avere le indulgenze, si passava accanto alle catacombe. Penso per esempio a san Filippo Neri quando riprese l'uso della visita alle sette chiese, un itinerario che passa proprio dalle catacombe più importanti come quella di san Sebastiano sulla via Appia…
San Filippo Neri nel 1552, il 25 febbraio, era un giovedì grasso, inaugura ufficialmente la visita alle sette chiese in cui sono incluse anche due basiliche con catacombe, san Sebastiano e san Lorenzo. E c’è da dire di più, che san Filippo Neri vive uno dei momenti più importanti della sua vita, un'esperienza mistica proprio all'interno delle catacombe di san Sebastiano. C'è un cubicolo, dove è possibile passare, con un altare, dove si trova un busto di san Filippo che ricorda proprio quell'estasi mistica del santo.

Quindi un esempio diciamo virtuoso dell'effetto dell'importanza che le memorie dei martiri esercitano sui credenti…

San Filippo Neri, come un po’ tutti i santi e le figure importanti della Riforma cattolica, dopo il Concilio di Trento, recuperano la storia della primitiva comunità cristiana, le radici dell'esperienza cristiana e quindi la memoria dei martiri diventa importante. Ed è da allora che cominciano le prime ricerche, i primi scavi delle catacombe, per poter valorizzare proprio le memorie dei martiri.

Francesco di Nitto, ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede
Francesco di Nitto, ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede

Nel resto dell'Italia è previsto qualcos'altro, sempre legato al Giubileo e alle catacombe?

Sul nostro sito sono indicate quali sono le altre catacombe d'Italia aperte al pubblico e che normalmente si trovano lungo i percorsi di pellegrinaggio come lungo la via Francigena con Bolsena e le altre catacombe del Lazio settentrionale. Nelle diocesi è possibile che i pellegrinaggi diocesani durante il Giubileo possano toccare anche le catacombe, lì dove sono presenti, accessibili e visitabili.

In occasione del Giubileo verrà sospesa, almeno per il prossimo anno, la semestrale Giornata delle catacombe, a favore di un'offerta molto più ampia e ricordo che durante queste giornate c'è sempre qualche iniziativa, laboratori o incontri, con i bambini. Anche nel Giubileo sono previste manifestazioni simili dedicate ai più giovani? 

Monsignor Daniele Salera, vescovo ausiliare di Roma
Monsignor Daniele Salera, vescovo ausiliare di Roma

Non produrremo nulla di particolare perché sappiamo che già, sia negli eventi giubilari programmati, sia nei pellegrinaggi delle diocesi delle parrocchie, che ci sarà la componente infantile e giovanile, oltre che adulta. Per cui sicuramente qualche cosa per i bambini ci sarà. Noi invece abbiamo pensato di fare un'altra proposta in luogo della Giornata delle catacombe, rivolta in modo particolare agli abitanti di Roma e a chi si fermerà qualche giorno in più: il cosiddetto passaporto del pellegrino delle catacombe intitolato “Il cammino dei martiri”, un po’ come per Compostela, un passaporto dove è possibile visitare la catacomba con un biglietto con delle agevolazioni anche significative. Timbrando questo passaporto, rilasceremo un attestato di questa visita alle sei catacombe romane con le memorie martiriali più antiche, più significative.

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05 dicembre 2024, 12:00