VNS – MONDO On line i testi Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani 2022 preparati dal Mecc
VNS – MONDO On line i testi Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani 2022 preparati dal Mecc
VNS – 10lug21 – “Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”: è tratto dal Vangelo di Matteo il tema della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani 2022 che si svolgerà dal 18 al 25 gennaio nell’emisfero settentrionale e intorno alla Pentecoste nell’emisfero australe. I sussidi elaborati dal Consiglio delle Chiese del Medio Oriente (Mecc), che ha la sua sede principale in Libano, sono già disponibili sui portali del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e del Consiglio Ecumenico delle Chiese. “Mai come in questi tempi difficili sentiamo il bisogno di una luce che vinca le tenebre, e quella luce, come proclamano i cristiani, è stata manifestata in Gesù Cristo - si legge nei testi preparati dall’organismo che riunisce le Chiese cristiane per dare testimonianza comune nella terra in cui Cristo è vissuto ed è risorto -. Di fronte all’attuale crisi sanitaria internazionale, in una regione del mondo in cui i diritti umani sono sistematicamente calpestati da ingiusti interessi politici ed economici, e che patisce le conseguenze, sul piano umano e materiale, della terribile esplosione che ha devastato Beirut il 4 agosto del 2020, il Gruppo ecumenico locale - spiega il sussidio - ha moltiplicato gli sforzi per presentare comunque il frutto delle sessioni di lavoro effettuate da piattaforma online”. I cristiani in Medio Oriente hanno trovato nella ‘stella’ un’immagine della vocazione cristiana, si legge sul sito del Pontificio Consiglio per Promozione dell’Unità dei Cristiani, “la stella era il segno che ha guidato i Magi da luoghi lontani e da diverse culture verso Gesù bambino, e rappresenta un'immagine di come i cristiani si uniscono in comunione tra loro mentre si avvicinano a Cristo”. Il tema della Settimana vuole dunque essere un invito per i cristiani ad essere un simbolo come la stella, che conduce tutti i popoli verso Cristo, il mezzo attraverso il quale Dio guida tutti i popoli all'unità. Il pastore Odair Pedroso Mateus, vice segretario generale del Coe e direttore della Commissione Fede e Costituzione che con il Pontificio Consiglio per Promozione dell’Unità dei Cristiani revisiona e pubblica i testi della Settimana di Preghiera, evidenzia che i cristiani delle diverse Chiese del Libano e dei paesi vicini “ci invitano a rivolgerci alla Stella d’Oriente e ad adorare insieme il Figlio di Dio incarnato” ed esprime gratitudine per il loro lavoro e il loro “prezioso dono spirituale”.
“I cristiani del Medio Oriente offrono questo materiale per la Settimana di Preghiera per l’Unità consapevoli che il mondo condivide molti dei loro stessi travagli e delle difficoltà da loro sperimentate e anela ad una luce che possa dissipare le tenebre sul cammino verso il Salvatore” si legge ancora nei testi. Gli autori aggiungono che la pandemia di Covid-19, “la conseguente crisi economica e il fallimento delle strutture politiche, economiche e sociali che avrebbero dovuto proteggere i più deboli e vulnerabili, hanno evidenziato il desiderio profondo, a livello globale, che una luce brilli nell’oscurità” e rimarcano che la stella che brillò in Oriente duemila anni fa “ci chiama ancora verso la mangiatoia, dove Cristo nasce”, “ci attira laddove lo Spirito di Dio è vivo e operante” e richiama alla conversione del cuore. Per il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente ciascuno deve rinnovare la propria vita, va rinnovata la vita delle Chiese e della società e occorre seguire la strada di Cristo, porsi a servizio del Vangelo, difendendo la dignità umana, “soprattutto dei più poveri, dei più deboli e degli emarginati. E le Chiese devono essere trasparenti e responsabili nel porsi in relazione col mondo, collaborare per dare sollievo agli afflitti, “accogliere gli sfollati, alleviare chi è schiacciato dal peso della vita, e costruire una società giusta e onesta. L’invito è a lavorare insieme affinché i giovani possano costruire un futuro che sia conforme al cuore di Dio, un futuro in cui tutti gli esseri umani possano sperimentare la vita, la pace, la giustizia e l’amore.
Vatican News Service - TC