Hebdomada Papae: rádio-jornal em latim de 22 de março
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
Die vicesimo primo mensis Martii anno bis millesimo vicesimo
(TÍTULOS)
De urgentia viri coronarii Franciscus dicit: oremus omnes Rosarium Virginis Mariae.
Peregrinatio pedibus Papae in Urbe deserta ad orandum pro fine pestilentiae.
Praefectura Domus Pontificiae: Triduum Paschale sine peregrinis.
Ex imo corde omnibus vobis audientibus salutem dicit Catharina Agorelius, quae hanc editionem nuntiorum latina lingua prolatorum praebet.
(REPORTAGENS)
In fine audientiae generalis feriae quartae - solum televisifica imagine transmissae ex Civitate Vaticana ob urgentiam viri coronarii undevicesimi – Papa Franciscus fovit omnes inceptus precationis sive Conferentiae Episcopalis Italiae sive universae Ecclesiae.
”Hinc comitabor vos”. Hae dixit Papa Franciscus in fine audientiae generalis quoad precationem Rosarii Virginis Mariae, quod oravit feria quinta praeterita, hora nona post meridiem ex Civitate Vaticana una cum fidelibus italicis. Pontifex adhuc proximitatem suam percipiendam curavit omnibus qui in Italia laborant pestilentia coronarii viri undevicesimi. Exhortatus est omnes fideles et communitates religiosas ut coniungantur in spiritu precationi Coronae Marialis. Summus Pontifex recordatus est inceptum pro universa Ecclesia cui nomen ”viginti quattuor horae pro Domino”, diebus vicesimo ac vicesimo primo mensis Martii effecturum, et affirmavit id esse ”occursum magni momenti ad orandum in Quadragesima et ad appropinquandum sacramento reconciliationis”. Insuper, suscitavit fideles ut accedant ”corde sincero ad misericordiam Dei per confessionem et ad orandum praesertim pro pestilentia laboratis”.
Summus Pontifex egressus est e Civitate Vaticana die dominico post meridiem privatim in Urbe deserta propter virum coronarium et invisit Basilicam Sanctae Mariae in Exquiliis et Ecclesiam Sancti Marcelli in Via Lata ut oraret pro fine pestilentiae.
Die dominico post meridiem paulo post horam quartam, Papa Franciscus reliquit Civitatem Vaticanam privatim ut inviseret Basilicam Sanctae Mariae in Exquiliis ad orandam Matrem Dei sub titulo Salus Populi Romani, sacram videlicet imaginem ab ipso perveneratam. Deinde, iactum sicut peregrinus ambulavit Viae Latae atque pervenit ad ecclesiam Sancti Marcelli ubi est simulacrum Crucifixi Miri, quod anno millesimo quingentesimo vicesimo secundo advectus est in processione per regiones Urbis ad finem “magnae pestilentiae” Romae obsecandam. Oratione sua, Franciscus postulavit finem pestilentiae quae Italiam et mundum percutit, imploravit sanationem multorum aegrotorum, recordatus est victimas innumeras his diebus vita functas et quaesivit ut eorum proximi atque amici consulentur et corroborentur. Mentem suam direxit ad eos qui pro publica salute operantur, ad medicos, aegrotorum ministros atque omnes in quorum opere his diebus innititur societas.
(NOTÍCIAS)
His diebus internationalis certaminis viri coronarii causa, Franciscus perseveravit praesidere Missas matutinas in Domo Sanctae Marthae celebratas solum televisifica imagine transmissas. Praesertim oravit “in hac tempestate” pro sacerdotibus, familiis, operariis et senibus.
Ineunte oratione angelica diei dominici praeteriti, Papa Franciscus gratias egit clero de “ingenio” exhibito coram urgentiam viri coronarii undevicesimi. “Mille modos excogitant, ut populo proximi sint”, ipse dixit, “ne animadvertat deseri”.
De Praefectura Domus Pontificiae certiores facti sumus quod “ob hodiernam urgentiam salutis internationalem, omnes celebrationes liturgicae Hebdomadae Sanctae agentur sine” innumeris peregrinis qui more solito petebant ut sacros ritus participare possent. Insuper, usque ad diem duodecimum mensis Aprilis audientiae generales Papae et orationes angelicae “frui poterunt tantum imagine televisifica transmissae in pagina publica in interreti siti cui titulus Nuntia Vaticana” et suetis mediis communicationis imaginum ubique per orbem terrarum.
Haec omnia sunt pro hac editione, conveniemus iterum sabbato proximo, eadem hora.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
21 marzo 2020
(TÍTULOS)
Emergenza Coronavirus, Francesco: preghiamo insieme il Rosario
Il pellegrinaggio a piedi del Papa in una Roma deserta per pregare per la fine della pandemia
La Prefettura della Casa Pontificia: Triduo Pasquale senza pellegrini
Un cordiale buongiorno a tutti voi in ascolto da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.
(REPORTAGENS)
Al termine dell'udienza generale di mercoledì – trasmessa in diretta streaming dal Vaticano a causa dell’emergenza Covid-19 – Papa Francesco ha incoraggiato tutte le iniziative di preghiera sia della Conferenza episcopale d’Italia che della Chiesa universale. Il servizio:
"Io vi accompagnerò da qui". Lo ha detto Papa Francesco al termine dell'udienza generale riferendosi alla preghiera del Rosario che ha pregato giovedì scorso alle 21 dal Vaticano assieme ai fedeli italiani. Il Pontefice, ancora una volta ha fatto sentire la sua vicinanza a quanti in Italia stanno soffrendo a causa della pandemia Covid-19. Ha esortato ogni fedele e ogni comunità religiosa ad unirsi spiritualmente nella recita del Rosario. Il Santo Padre ha anche ricordato l'iniziativa per la Chiesa universale "24 ore per il Signore" 20-21 marzo e ha affermato che è "un appuntamento importante della Quaresima per la preghiera e per accostarsi al sacramento della riconciliazione". Ha inoltre incoraggiato i fedeli ad avvicinarsi “in maniera sincera alla misericordia di Dio nella confessione e a pregare specialmente per quanti sono nella prova a causa della pandemia".
Il Santo Padre è uscito dal Vaticano domenica pomeriggio in forma privata in una Roma deserta a causa del coronavirus, e si è recato in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore e alla chiesa di San Marcello al Corso per pregare per la fine della pandemia. La cronaca:
Domenica pomeriggio poco dopo le 16:00, Papa Francesco ha lasciato il Vaticano in forma privata per recarsi in Basilica di Santa Maria Maggiore per rivolgere una preghiera alla Salus populi Romani, icona mariana da lui tanto venerata. Successivamente, facendo un tratto di Via del Corso a piedi, come in pellegrinaggio, il Santo Padre ha raggiunto la chiesa di San Marcello al Corso, dove si trova il Crocifisso miracoloso che nel 1522 venne portato in processione per i quartieri della città perché finisse la “Grande Peste” a Roma. Con la sua preghiera, Francesco ha invocato la fine della pandemia che colpisce l’Italia e il mondo, implorato la guarigione per i tanti malati, ricordato le tante vittime di questi giorni, e chiesto che i loro familiari e amici trovino consolazione e conforto. La sua intenzione si è rivolta anche agli operatori sanitari, ai medici, agli infermieri, e a quanti in questi giorni, con il loro lavoro, garantiscono il funzionamento della società.
(NEWS)
In questi giorni di crisi internazionale dovuta al Coronavirus, Francesco ha continuato a presiedere le Messe del mattino da Casa Santa Marta in diretta televisiva via streaming. In particolare ha pregato “in questo tempo difficile” per i sacerdoti, le famiglie, i lavoratori e gli anziani.
All’inizio dell’Angelus di domenica scorsa, Papa Francesco ha ringraziato il clero per la “creatività” mostrata di fronte all’emergenza del Covid-19. “Pensano a mille modi di essere vicini al popolo”, ha detto, affinché “non si senta abbandonato”.
La Prefettura della Casa Pontificia ha comunicato che, “a motivo dell’attuale emergenza sanitaria internazionale, tutte le Celebrazioni Liturgiche della Settimana Santa si svolgeranno senza la presenza” dei tanti pellegrini che tradizionalmente chiedevano di partecipare ai riti. Inoltre, fino al 12 aprile le udienze generali del Papa e le recite dell’Angelus “saranno fruibili in diretta streaming sul sito ufficiale di Vatican News” e attraverso i consueti canali di diffusione delle immagini in mondovisione.
È tutto per questa edizione, a risentirci.
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