Hebdomada Papae: as notícias em latim
“HEBDÓMADA PAPAE”
Notítiae Vaticánae Latíne rédditae
Die nono mensis Aprílis anno bis millésimo vicésimo secúndo
(TÍTULI)
Francísci verba: Buchae infánda usque immánitas; bellum deponátur.
Cogitátur de Pontíficis itínere in Líbanum.
Íterum Póntifex: paupéribus Natiónibus cópia non est aegrórum curandórum.
Felícem exóptat diem Márius Galgano ómnibus haec verba, lingua Latína proláta, audiéntibus.
(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)
Audiéntiae Generáli fine impósito, “caedem” ignomínia notat Póntifex Buchae, Ucraínae in óppido, haud longe a Kióvia, unde imágines photográphicae ac núntii exstitérunt cadáverum in viis iacéntium. Lóquitur Rosárius Tronnolone.
Íterum iterúmque clamat Póntifex ut “armórum strépitus inhibeátur”, póstea vexíllum osténdit ab ipsa Bucha delátum atque in suggéstu parvulórum manípulum récipit, qui ex Ucraína venérunt: “durum est a próprio solo eradicári”, effert Francíscus Papa. Ob óculos septuagínta versántur cadávera in via proiécta, post tergum mánibus ligátis Buchae, Ucraínae in óppido, quod círciter septuagínta chiliómetra a Kióvia abest, quorum imágines a locórum potestátibus sunt demonstrátae, una cum fóvea commúni mortuórum.
“Propósitum ponderátur”, sic respóndit Vaticánae sedis diurnariórum moderátor Matthǽus Bruni percontántibus nonnúllis diurnáriis de itínere cogitáto in Líbanum. Ipse Libanénsis Praeses Míchael Aoun, per brevilóquium, id nuntiávit, Pontifícem Natiónem Cedrórum petitúrum. Refert Mónia Parente.
“Libanénses – autumávit Aoun – hanc visitatiónem iam diu exspéctant, ut suum gratum ánimum signíficent propter sedulitátem, quam in hanc Natiónem inténdit Ipse ac propter precatiónes quas eiúsdem paci stabilitatíque adhíbuit.
Francíscus Papa in Civitáte Vaticána die áltero et vicésimo praetériti mensis Mártii Libanénsem Prǽsidem recéperat. Aoun convénit ínsuper cardinálem Petrum Parolin, Secretárium Status, quem comitátus est excellentíssimus Páulus Richárdus Gallagher, Secretárius ab Éxteris Negótiis. Cómibus interveniéntibus collóquiis in Secretária Status – sedes Vaticána diurnariórum nos certióres fecit – pondus elátum est bonárum legatiónis necessitúdinum inter Sanctam Sedem et Líbanum, cuius septuagésima quinta hoc anno recensétur memória.
(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)
In núntio televisífico, qui precatiónis intentiónem praebet mensis Aprílis, sanitátis orbis terrárum actóribus dicáti, Francíscus coárguit “malam dispensatiónem copiárum” apud sanitátem atque ab auctoritátibus ac locórum communitátibus exqúirit, ut medicórum, voluntariórum, religiosórum munus, de aegris senibúsque curándis, sustíneant.
Vésperis paschálibus, die domínico séptimo décimo mensis Aprílis, in vespertína emissióne canális televisífici Rai Uno, erunt cum Iesu occúrsus, quos Francíscus Papa et Museórum Vaticanórum itémque Bibliothécae Vaticánae artifícia narrábunt, interveniénte Italo actóre Robérto Benigni. Arguméntum, quod est “Evangeliórum vultus”, a Dicastério de Communicatióne una cum Rai cultúra conféctum est.
Nunc háctenus, ália próxima hebdómada.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
9 aprile 2022
(TITOLI)
Francesco: a Bucha crudeltà sempre più orrende, si fermi la guerra
Un’ipotesi allo studio il viaggio del Papa in Libano
Il Papa: i Paesi poveri non sono in grado di curare i malati
Un cordiale benvenuto a tutti voi da Mario Galgano e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.
(SERVIZI)
Il Papa, al termine dell'udienza generale, stigmatizza il "massacro" nella cittadina ucraina di Bucha, a pochi chilometri da Kiev, da dove sono state diffuse fotografie e informazioni su cadaveri di civili per strada. Ce ne parla Rosario Tronnolone.
Il Pontefice ribadisce l'appello a "fermare il rumore delle armi", poi mostra una bandiera arrivata proprio da Bucha e accoglie sul palco dell'Aula Paolo VI un gruppo di bambini giunti ieri dall'Ucraina: "È duro essere sradicati dalla propria terra", sottolinea Papa Francesco. Davanti agli occhi ha le immagini degli oltre 70 cadaveri di civili sparpagliati per strada, con le mani legate dietro la schiena, a Bucha, cittadina ucraina a una sessantina di chilometri da Kiev, le cui foto sono state diffuse dalle autorità locali insieme alla denuncia di fosse comuni.
“È un’ipotesi allo studio”: lo ha detto il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni rispondendo ad alcuni giornalisti sull’eventualità di un viaggio del Papa in Libano. È stato il presidente libanese Michel Aoun a dare la notizia, in un tweet, di una prossima visita di Francesco nel Paese dei Cedri. Il servizio di Monia Parente.
“I libanesi - ha affermato Aoun - aspettano da tempo questa visita per esprimere la loro gratitudine per l’attenzione di Sua Santità nei confronti del Libano e per ringraziarlo per le iniziative che ha intrapreso per il Paese e per le preghiere che ha offerto per la sua pace e la sua stabilità”. Papa Francesco aveva ricevuto in Vaticano il presidente libanese il 22 marzo scorso. Aoun aveva poi incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato - aveva informato la Sala Stampa vaticana - si era sottolineata l'importanza delle buone relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Libano, delle quali quest’anno ricorre il 75° anniversario.
(NOTIZIE)
Nel video con l’intenzione di preghiera per il mese di aprile, dedicato agli operatori sanitari del mondo, Francesco denuncia una "cattiva amministrazione delle risorse" nella sanità e domanda a governi e comunità locali di sostenere l’impegno di medici, volontari, religiosi nell’assistenza a malati e anziani.
La sera di Pasqua, domenica 17 aprile, in prima serata sul canale televisivo Rai Uno, ci saranno gli incontri di Gesù raccontati da Papa Francesco e dall'arte dei Musei Vaticani e della Biblioteca Vaticana, con un contributo dell´attore italiano Roberto Benigni. Il programma "Volti dei Vangeli" è realizzato dal Dicastero per la Comunicazione con Rai Cultura.
È tutto per questa edizione, a risentirci sabato prossimo alla stessa ora.
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