In Vaticano la prima moneta da 5 euro, dedicata a Firenze
Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano
C’è una novità nell’emissione 2018 delle monete divisionali in euro della Città del Vaticano, disponibili da oggi per collezionisti e appassionati. L’Ufficio filatelico e numismatico ha infatti realizzato, con la collaborazione della Zecca italiana, la prima moneta da 5 euro emessa in Vaticano, che raffigura la cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, nel 600° anniversario della progettazione della famosa cupola di Brunelleschi.
A giugno anche la versione fondo specchio
Il capo dell’Ufficio, Mauro Olivieri, spiega che la moneta da 45 euro bimetallica “è stata fatta negli anni recenti dall’Italia e da San Marino. Noi l’abbiamo ripresa, cambiandone un poco le caratteristiche tecniche. Verrà emessa in due versioni, ora, ad inizio marzo in fior di conio, quindi la versione ordinaria, compresa nell’astuccio di 8 monete di normale circolazione in Vaticano, e poi nel mese di giugno la versione “proof”, cioè fondo specchio, quella lucidata, più elegante, da collezione, con un astuccio singolo”.
Nei 20 e 50 euro immagini simbolo del pontificato
Le emissioni da 20 e 50 euro a fondo specchio, a corredo della serie divisionale “proof”, spiega ancora Olivieri, ”traggono spunto, come accade ormai da qualche anno, dal magistero di Papa Francesco e noi cerchiamo di dare forza con le nostre monete ai suoi insegnamenti”. Infatti la moneta da 20 euro in argento raffigura Abramo, mentre accoglie e sfama dei viandanti, e simboleggia l’invito del Papa alle comunità cattoliche ad essere ospitali verso i migranti. “L’altra moneta, quella d’oro – chiarisce ancora il capo dell’Ufficio numismatico del Vaticano - raffigura san Francesco e sull’aureola di Francesco è scritto ‘Laudato sì’ quindi un omaggio alla recente enciclica di Papa Francesco”.
Le monete col volto del Papa fanno gola ai collezionisti
Il fatto che dal 2017 il Papa abbia chiesto di non comparire più sulle monete vaticane, racconta poi Olivieri, “ha reso le monete sulle quali il suo volto è raffigurato, come le divisionali dal 2014 al 2016, più interessanti per i collezionisti”. “Comunque tutte le nostre monete suscitano molto interesse. Il mercato con l’Euro si è allargato molto ma bisogna sempre proporre novità, come cerchiamo di fare noi innovando un po’ le monete come abbiamo fatto per la 5 euro bimetallica, sempre in un quadro di tradizione e di continuità delle emissioni”.
Nel 2019 sui 2 euro il Giudizio universale di Michelangelo
Il responsabile dell’Ufficio filatelico e numismatico vaticano ricorda infine come i bozzetti per i francobolli e le monete nascano da un confronto con gli artisti ai quali sono affidati, sulla base di un programma di emissioni che viene approvato dal Governatorato della Città del Vaticano. Una delle monete da due euro del 2019, ci svela Olivieri, “sarà dedicata al 25esimo anniversario della fine dei lavori di restauro della Cappella Sistina, e raffigurerà probabilmente il Giudizio universale”.
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