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don Fortunato di Noto col Papa don Fortunato di Noto col Papa 

Lotta a pedofilia: accordo tra associazione Meter e Polizia polacca

Un accordo di cooperazione storico nel suo drammatico ambito, quello della lotta alla pedofilia on line, che non conosce frontiere fisiche.

di Roberta Gisotti

C’è stata oggi la firma ufficiale dell’intesa stretta tra l’associazione italiana Meter, da 25 anni impegnata nella difesa dei diritti dei minori, e la Polizia di Stato polacca. L’evento è stato ospitato nella sede dell’ambasciata polacca presso la Santa Sede. In tutto il mondo si stima siano 140 milioni le bambine e ragazze e 75 milioni i bambini e i ragazzi vittime di abusi sessuali. A fronte di ciò solo 79 Paesi hanno una legislazione specifica, di cui ben 60, massima parte, non hanno però una definizione specifica di ‘pornografia infantile’. Nei primi 8 mesi del 2017 l’associazione Meter attraverso il suo Osservatorio on line ha superato i dati contenuti nel Rapporto 2016: su 43 Nazioni monitorate le foto pedopornografiche rilevate sono state quasi 2 milioni  ed oltre 200 mila i video segnalati alla Polizia postale italiana.

Da qui l’importanza di questo accordo, che permetterà in tempo reale, attraverso un indirizzo mail, di inoltrare direttamente alla Polizia polacca le segnalazioni che interessano server e utenti polacchi, superando ogni ostacolo burocratico e lungaggini di ogni tipo che danneggiano le inchieste per contrastare questo turpe mercato ed assicurare alla giustizia chi si macchia di questo crimine contro l’umanità, come spiega Don Fortunato di Noto, fondatore e presidente di Meter:

"Noi ne siamo fermamente convinti. Da 25 anni facciamo questo tipo di attività pioneristica nel mondo ed abbiamo bisogno che le nostre informazioni, che troviamo online, dove ci sono dei crimini già perpetuati nei confronti di bambini o che si stanno perpetuando, possano arrivare anche agli altri Paesi attraverso questo tipo di accordo con noi, perché questo dà possibilità al lavoro immane che facciamo – credo unico al mondo – di salvare almeno un bambino, non dico tutti i bambini del mondo. Salvare un bambino, come si dice, è salvare un mondo intero, dare possibilità di speranza. Noi crediamo che questo accordo con la Polizia polacca nazionale sia veramente un altro tassello che si inserisce nell’impegno di Meter di stare dalla parte dei bambini".

Promotore di questo accordo l’ambasciatore polacco presso la Santa Sede Janusz Andrzej Kotanski, che si è attivato personalmente perché l’intesa andasse a buon fine. Un’iniziativa che promette buoni risultati sul piano investigativo. Ne è convinto il capo della Polizia polacca, Krzysztof Gajewski:

“In Polonia il fenomeno della pedofilia è un fenomeno molto marginale ma, tenendo conto della gravità del crimine della pedopornografia, è importante per la Polizia polacca anche combattere i casi isolati e particolari. E, la collaborazione con associazioni come Meter è rilevante per acquisire più notizie e avere più mezzi e strumenti per combattere la pedofilia online che supera le frontiere”.

E se a tutt’oggi si lamenta una scarsa collaborazione operativa tra le Polizie dei vari Paesi, questo accordo aiuterà a contrastare questo fenomeno, sottolinea Krzysztof Gajewski:

“Oggi, c’è collaborazione tra le Polizie in Europa e nel mondo, tramite Europol e Interpol. Ci sono i risultati, ma loro non arrivano dappertutto, come le strutture ufficiali della Polizia. Per questo la collaborazione con associazioni ed enti come Meter, che seguono quotidianamente la rete, che scavano quotidianamente i siti pedofili, è davvero utile”.

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22 novembre 2017, 16:29