Giornata mondiale migrante. Mons. Galantino: non sono una “merce elettorale”
Roberta Gisotti – Città del Vaticano
“Onestà, realismo e umiltà”: servono queste qualità per affrontare il tema dell’emigrazione, ha raccomandato mons. Nunzio Galantino, segretario della Cei, rivolto in particolare alla forze politiche impegnate nella campagna elettorale, in vista del voto del 4 marzo:
“La Chiesa italiana – ha premesso il presule - è chiamata prima di tutto a fare il suo dovere, partendo dal Vangelo: non lasciare nessuno per strada. È evidente poi che spetta alla politica e agli amministratori decidere le regole e le leggi su questo. Evidentemente la Chiesa, come ogni cittadino, è chiamata a vigilare perché la dignità delle persone non venga messa sotto ai piedi per interessi elettorali”.
Migranti non sono merce elettorale
Ma, come evitare allora che il tema immigrazione venga declassato “a merce elettorale”? “Io mi auguro prima di tutto - ha auspicato mons. Galantino - che l’Italia, la nostra bella Italia, recuperi la capacità di confronto e di dialogo. Perché quando ci si confronta, quando si dialoga, si ha la possibilità di mettere in campo le ragioni, le ragioni vere, che portano alla prudenza, all’accoglienza, e a realizzare quei quattro verbi - accogliere, proteggere, promuovere e integrare - che il Papa ci invita a praticare.
Liberi di partire, liberi di restare
Il segretario dei vescovi italiani ha ricordato i buoni risultati che sta ottenendo il progetto “Liberi di restare, liberi di partire”, lanciato dalla Cei nei Paesi di provenienza dei migranti. “È un progetto – ha spiegato - sul quale la Chiesa italiana ha investito 30 milioni di euro dell’8 per mille, da aggiungersi a quelli che ogni anno, intorno ai 100 milioni, vengono spesi per questo. Il progetto consiste soprattutto nel realizzare in maniera più mirata - con le realtà e le istituzioni che già stanno sul posto a lavorare, non da oggi bensì da tantissimo tempo - condizioni perché la gente possa evitare di partire”. Un ruolo molto importante lo svolge l’informazione, “perché purtroppo – ha evidenziato il presule - come c’è l’informazione negativa, che cerca di far vedere il mondo occidentale come un mondo tutto fatto di lucette e di possibilità straordinarie per vivere, ci sta chi lì, anche per conto nostro, sta facendo capire che non è vero che qui sia tutto facile e semplice, soprattutto non è vero che qui ci sia gente sempre disponibile ad accogliere con disinteresse, perché c’è gente che sfrutta queste realtà”.
La Chiesa da sempre accoglie i forestieri
Parlando con i giornalisti, mons. Galantino ha inoltre rimarcato, che l’interesse per i migranti della Chiesa, che celebra questa Giornata per la 104 volta, non nasce certo sotto il pontificato di Papa Bergoglio. “Io non intendo sostituirmi alla politica – ha concluso - ma la politica non può impedire alla Chiesa di seguire tutto il Vangelo, anche quello in cui è scritto ‘Ero forestiero e mi avete accolto’”
Oltre 80 migranti vittime in mare nel 2018
Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), nella prima settimana del 2018 sono entrati in Europa via mare 1072 migranti – poco meno dello stesso periodo dello scorso anno - di cui 450 sono arrivati in Italia, altrettanti in Grecia e quasi 200 in Spagna. Le vittime nelle traversate sono state già 81.
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