Nigeria: liberate dopo 53 giorni le sei religiose rapite a novembre
A riferire della loro liberazione è la Fondazione Missio in una nota pubblicata sul proprio sito web nella quale spiega che “il primo a darne notizia è il giornale on-line nigeriano Punch, che racconta alcuni dettagli: una delle donne, Veronica Ajayi, sarebbe stata rilasciata sabato 6 gennaio in serata, mentre le altre avrebbero seguito la stessa sorte il giorno successivo”. “Tutte – prosegue la nota ripresa dall'Agenzia Sir – hanno fatto ritorno alla loro diocesi di appartenenza e sono state riaccolte nel convento – l’Eucharistic Heart of Jesus – e nessuna ha riportato apparenti segni di violenza, secondo quanto ha raccontato la superiora generale, Agatha Osarekhoe”.
Accolto l'appello del Papa
All’appello per la loro liberazione si era unito anche Papa Francesco che, nell’Angelus di domenica 17 dicembre così si era espresso: “Mi unisco di cuore all’appello dei vescovi della Nigeria per la liberazione delle sei suore del Cuore eucaristico di Cristo, rapite circa un mese fa dal loro convento a Iguoriakhi. Prego con insistenza per loro e per tutte le altre persone che si trovano in questa dolorosa condizione: possano, in occasione del Natale, ritornare finalmente alle loro case”.
Non ancora chiaro il motivo del rapimento
Non è chiaro se sia stato pagato o meno un riscatto così come sono ancora sconosciute le motivazioni del rapimento: “Sappiamo – conclude Fondazione Missio – che le suore del Cuore eucaristico di Gesù, come suor Fidelia Alao, fanno parte di una rete globale di religiose che tra l’altro si batte contro il traffico delle donne e la loro riduzione in schiavitù”. (Agenzia Sir)
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