R.D.Congo: liberato padre Yebo. Trattenuto per un giorno dalle forze di sicurezza
Marco Guerra – Città del Vaticano
È stato un rapimento lampo quello avvenuto nella Repubblica Democratica del Congo ai danni di padre Sébastien Yebo, parroco dall'agosto 2017 della parrocchia di Saint Robert, nel comune di Nsele, alla periferia di Kinshasa. Il sacerdote è stato rilasciato la sera di sabato 3 febbraio 2018, dopo essere stato rapito nella mattina dello stesso giorno dopo la messa.
Un testimone ha detto di aver riconosciuto agenti dell'intelligence militare che hanno costretto padre Yebo a salire su un veicolo. Secondo il parroco del decanato Saint Jacques, padre Alain Bisema, il sacerdote era stato portato in una destinazione sconosciuta. A Radio France Internationale (RFI), lo stesso prete trattenuto dalle forse di sicurezza ha dichiarato di essere stato interrogato a proposito di una disputa sulla terra su cui è stata eretta la parrocchia Saint Robert.
La condanna dei vescovi del Congo
La Chiesa congolese condanna l’accaduto. In una nota del responsabile per la comunicazione sociale della Conferenza episcopale, si denuncia la persecuzione di sacerdoti e religiosi, “alcuni dei quali vengono molestati, picchiati o arrestati senza validi motivi”. Dalla Chiesa anche l'esortazione alle autorità a proteggere gli esponenti di realtà religiose.
Il Papa chiede digiuno e preghiera per il Congo
Appena lo scorso 24 gennaio, alla fine dell'udienza generale, Papa Francesco aveva di nuovo lanciato un appello affinché “ognuno si impegni a evitare qualsiasi forma di violenza” nella Repubblica democratica del Congo. Oggi, al termine della preghiera dell'Angelus, il Santo Padre ha anche annunciato che, venerdì 23 febbraio, si celebrerà una giornata di digiuno e preghiera. Sarà offerta, in particolare, alle popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan.
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