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Giovane mamma di  Haiti con il suo bimbo Giovane mamma di Haiti con il suo bimbo 

Sostegno dei vescovi argentini alla “Giornata del nascituro”

Lanciata oggi in occasione della Giornata del nascituro la campagna nazionale a favore della vita, proposta dalla Commissione per la comunicazione e dalla Commissione per i laici e la famiglia della Conferenza episcopale argentina

«#ValeTodaVida» è il motto della campagna nazionale a favore della vita, proposta dalla Commissione per la comunicazione e dalla Commissione per i laici e la famiglia della Conferenza episcopale argentina. L’iniziativa è stata lanciata in occasione della Giornata del nascituro che, celebrandosi il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione del Signore, quest’anno coincide con la solennità della domenica delle Palme.

La vita va difesa dal concepimento alla morte naturale

Per questo, gli organizzatori invitano a fare di ogni ramoscello di ulivo che sarà portato durante le processioni un segno di impegno per accogliere la vita come un dono e difenderla in ogni sua fase: dal momento del concepimento fino alla sua fine naturale.

Numerosissime sono state le adesioni. Anche sacerdoti e vescovi — tra i quali il presidente della Conferenza episcopale, monsignor Óscar Vicente Ojea, vescovo di San Isidro — hanno sostenuto la campagna inserendo post sulle principali reti sociali. Soprattutto fotografie e video nei quali gli autori mostrano un cartello con il motto della giornata «#ValeTodaVida».

Adesione diffusa all’iniziativa

In Argentina, la Giornata del nascituro è stata istituita recentemente. Alla celebrazione aderiscono non solo i movimenti pro-vita del paese sudamericano, ma anche parrocchie e scuole cattoliche che hanno promosso diverse iniziative e attività al riguardo.

Bambini a rischio anche dopo la nascita

Più volte i presuli argentini hanno richiamato l’attenzione della comunità ecclesiale e delle istituzioni civili circa il tema del rispetto e della cura della vita. Sottolineando come «purtroppo, anche dopo la nascita, la vita dei bambini rimane a rischio di abbandono, fame, povertà, malattia, abuso, violenza, sfruttamento. Le violazioni dei loro diritti, commesse in tutto il mondo — sostengono i vescovi — feriscono dolorosamente la coscienza di ogni uomo di buona volontà».

No alla legalizzazione dell’aborto

La Red Federal de Familias, annuncia un comunicato, ha promosso per la stessa giornata di domenica 25 marzo una manifestazione contro la depenalizzazione e la legalizzazione dell’aborto nel Paese. (Osservatore Romano)

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25 marzo 2018, 14:49