A "Sophia": Loppiano, l'Oriente e l'Occidente cristiano in dialogo
Adriana Masotti - Città del Vaticano
E’ un unicum nel panorama accademico e culturale internazionale la Cattedra Ecumenica Internazionale Patriarca Athenagoras-Chiara Lubich istituita all’Istituto “Sophia” di Loppiano, Firenze.
All’inaugurazione, lo scorso 14 dicembre, sono arrivati i messaggi di apprezzamento e di augurio di Papa Francesco e del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I. In questi giorni le lezioni conclusive di quest'anno su "l'ecclesiologia della Chiesa Ortodossa".
Un incontro che ha aperto una nuova stagione
L’iniziativa nasce a 50 anni dal primo incontro tra il Patriarca ortodosso di Costantinopoli, Athenagoras I e la fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, e intende rivisitare e attualizzare l’eredità di quell’evento.
Allora il Patriarca confidò a Chiara - e lo ricorda ai nostri microfoni S.E. il Metropolita Zervos Gennadios, arcivescovo ortodosso d’Italia e Malta - : «È una gran cosa conoscersi; siamo vissuti isolati, senza avere fratelli, senza avere sorelle, per molti secoli, come orfani! I primi dieci secoli del cristianesimo sono stati per i dogmi e per l’organizzazione della Chiesa. Nei dieci secoli seguenti abbiamo avuto gli scismi, la divisione. La terza epoca, questa, è quella dell’amore».
Il dono reciproco delle ricchezze spirituali
Mons. Piero Coda, Preside di Sophia, e titolare della Cattedra insieme a S.E. Maximos Vgenopoulos, Metropolita di Selyvria, Turchia, rievoca ai nostri microfoni quel primo contatto, nel 1967, della Lubich con il Patriarca Athenagoras e afferma che obiettivo della Cattedra è lo scambio delle ricchezze appartenenti alla Chiesa cattolica e a quella ortodossa e, in un clima di amore reciproco secondo il comandamento nuovo di Gesù, anche il dialogo sui nodi che ancora dividono e impediscono la piena visibile unità tra le due Chiese. Si tratta di un ecumenismo – spiega mons. Coda - che ha per modello la Trinità, principio e forma di ogni unità nella diversità.
Creare ponti tra i popoli del Mediterraneo
Lo scambio delle ricchezze spirituali, teologiche e culturali dell’Oriente e dell’Occidente cristiani – sottolinea ancora mons. Coda - assume anche una rilevanza culturale e sociale sul piano internazionale, gettando ponti tra i popoli che si affacciano al Mediterraneo spesso oggi cimitero piuttosto che sorgente di vita.
Una Cattedra per contribuire all'unità
Offrire un luogo e percorsi di formazione accademicamente qualificati a coloro che vogliono prepararsi per offrire un contributo di pensiero, dialogo e vita alla promozione dell’unità tra la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica è anche la prospettiva della Cattedra ecumenica sottolineata dal Metropolita Gennadios, principale promotore dell’iniziativa. L’arcivescovo ci esprime il suo sentimento di profonda gratitudine verso la Lubich e il patriarca Athenagoras conosciuti personalmente. Anche questo un motivo all’origine della Cattedra di “Sophia”, insieme alla volontà di proseguire sul cammino da loro iniziato.
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