Colletta per la Terra Santa: Sandri, non lasciare soli i nostri fratelli
Giada Aquilino – Città del Vaticano
Col prossimo Venerdì Santo, torna la “Colletta pro Terra Sancta”, l’iniziativa con cui la Chiesa raccoglie le offerte per i Luoghi Santi. ”Un’occasione propizia per essere uno con i nostri fratelli” di quelle zone, scrive il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, in una lettera indirizzata ai vescovi per stimolare la carità delle Chiese di tutto il mondo.
I cristiani del Medio Oriente
Si tratta, mette in luce il porporato argentino, di persone che sempre più spesso “sono prive di tutto, talvolta persino della propria dignità di uomini”. In particolare il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ricorda la “piccola comunità cristiana del Medio Oriente che continua a sostenere la fede tra gli sfollati in Iraq e Siria, o tra i rifugiati in Giordania e Libano assistiti dai loro pastori, religiosi e volontari dei vari Paesi”.
Sofferenze indicibili per chi migra
“Disgraziatamente molti di loro - afferma il cardinale a VaticanNews - devono vivere con l’immagine non solo della Sacra Famiglia che è fuggita da Erode ma anche di tutti quelli che, con un fagottino, sono fuggiti, emigrando in condizioni disumane, con sofferenze indicibili per la separazione dalle famiglie”.
La raccolta dello scorso anno
Nel 2017, le offerte sono state di 5.531.899,22 dollari, ai quali va aggiunta la somma di 1.423.251,78 euro: Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve la parte maggiore dei fonti, circa il 65%, mentre ciò che rimane alla Congregazione per le Chiese Orientali serve per la formazione dei candidati al sacerdozio, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale, i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio Oriente. “Non lasciamoli soli. Abbiamo - conclude il cardinale Sandri - una responsabilità per loro, anche soltanto con un euro”.
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