Il commento di don Fabio Rosini al Vangelo di Domenica 18 marzo 2018
Nel Vangelo di questa domenica (Gv 12,20-33) gli apostoli Andrea e Filippo dicono a Gesù che ci sono alcuni greci che vogliono vederlo. Gesù risponde: “È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna”. Per arrivare ad avere l’amore nel cuore, per cui fai le cose non per dovere, non per trasgredire la legge, ma perché hai una vita nuova, deve morire la vita vecchia. Dov’è che si riconosce la potenza di Dio? Quando si perde la propria. Quando si fa esperienza della gloria di Dio? Quando si smette di essere appoggiati sulle proprie capacità. Quando diamo a Dio la possibilità di darci la sua vita? Quando gli consegniamo la nostra vita per essere completamente suoi. Non è un atto muscolare, ma un atto di abbandono. E’ lasciarsi prendere, lasciarsi salvare e trasfigurare: lasciare a Dio tutto e non resistergli più, perché Lui sia veramente il nostro Signore. Questa è la via della Pasqua, questa è la via della vita nuova.
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