Il commento di don Fabio Rosini al Vangelo di Domenica 25 marzo 2018
Il Vangelo di questa domenica (Mc 14,1-15,47) ci propone la Passione del Signore raccontata dall’evangelista Marco. Questa domenica unisce la gioia e il dolore, l’acclamazione e l’umiliazione. La gente grida “osanna” a Gesù che entra in Gerusalemme su un puledro d’asina. Riconosce in quest’uomo la presenza di Dio. Ma poi griderà “Crocifiggilo!”, perché è stata delusa, non era il Messia che aspettava. Noi dobbiamo fare un salto dalla nostra visione di Dio a ciò che Dio è. Dio è diverso da quello che ci aspettiamo. L’ultima cosa che possiamo pensare è che il Dio che ci salva non è un vincente. Quando Dio viene, viene come non ce l’aspettiamo. Abbiamo bisogno di lasciarci dire come Dio ci salverà. Spesso avviene attraverso vicende che scartiamo. E’ la via della croce che porta al Paradiso. Dobbiamo chiedere che Dio venga ad illuminare quello che noi non abbiamo capito e accettato nella nostra vita. La via cristiana fa i conti con la nostra povertà e si lascia visitare da Colui che ha preso su di sé il nostro dolore e lo ha fatto diventare il luogo dove si prepara la risurrezione.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui