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Riti della Settimana Santa in El Salvador Riti della Settimana Santa in El Salvador 

El Salvador: ucciso un sacerdote. La Chiesa chiede verità e giustizia

Padre Walter Osmir Vásquez è stato ucciso nella giornata di Giovedì Santo, a seguito di un assalto al veicolo sul quale viaggiava. Ignoto il movente ma il sospetto cade sulle bande criminali infastidite dall’impegno del clero per i giovani emarginati

Marco Guerra – Città del Vaticano

Giustizia sia fatta "di fronte a tale sacrilegio", è quanto chiede la diocesi di Santiago de María, in El Salvador, a seguito dell’omicidio del sacerdote Walter Osmir Vásquez, avvenuto giovedì sera a Lolotique. Con una nota diffusa ieri la diocesi, alla quale apparteneva il consacrato ucciso, condanna le “violenze di qualsiasi tipo, specialmente quelle che accadono nel contesto della Settimana Santa” e ricorda che padre Walter Vásquez Jiménez, poche ore prima di essere assassinato, aveva festeggiato il settimo anniversario dell'ordinazione sacerdotale.

Solidarità dall’Arcidiocesi di San Salvador

Una richiesta di chiarimento dei fatti è stata espressa anche dall’Arcidiocesi di San Salvador, che ha inoltre rivolto la sua solidarietà alla diocesi di Santiago de Maria e alle famiglie che animano la comunità locale.
Padre Walter, 31 anni, originario di Lolotique, era stato ordinato sacerdote nel 2010 ed era vicario parrocchiale a San Buenaventura e Mercedes Umaña. Durante questa Settimana Santa, era stato mandato per le funzioni del Triduo pasquale nella sua città natale.

L’assalto dei malviventi e l’esecuzione sommaria

La sera del Giovedì Santo, dopo aver officiato la Messa a Las Ventas, il sacerdote si stava spostando Las Lajas, per un'altra celebrazione. Mentre si stava dirigendo verso al chiesetta in auto, in compagnia di tre persone, un Suv ha sbarrato loro la strada. Tre uomini armati e con il volto coperto da un passamontagna hanno derubato i passeggeri, poi hanno intimato al sacerdote di scendere dalla vettura e di seguirli. L’hanno portato a una cinquantina di metri di distanza e l’ha gli hanno sparato, compiendo quella che i testimoni sopravvissuti all’assalto hanno definito un’esecuzione.

Sospettate le “maras”, bande criminali

Il movente dell’omicidio al momento resta ignoto, le autorità locali hanno comunque ventilato l’ipotesi che potrebbero essere state le maras, le bande criminali che tengono in ostaggio le periferie di El Salvador, che con un tasso di 60 omicidi ogni 100mila abitanti, si è trasformato in uno dei Paesi più violenti al mondo.

In El Salvador, le maras sono chiamate “la mafia dei poveri”, poiché imperversano nelle aree più emarginate, dove la presenza dello Stato è debole e la gente non ha mezzi per proteggersi. Si tratta di gruppi di malviventi esclusi dal grande business del narcotraffico, controllato dai cartelli messicani, e che sono dedite all’estorsione delle piccole attività commerciali.

Sacerdoti esposti alle violenze

I sacerdoti che vivono ed esercitano il loro ministero in questi quartieri dimenticati, sono, spesso, l’unico sostegno per i residenti. A loro ricorrono quanti non possono pagare il “pizzo”, come pure le madri dei “mareros” (esponenti delle gang) quando i figli sono arrestati e uccisi, o ancora i ragazzini che rifiutano di entrare nella banda. L’est del Paese, l’area in cui risiedeva padre Walter, è quella più colpita dalla violenza delle maras e l’impegno dei sacerdoti in favore degli ultimi infastidisce questi criminali.

 

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31 marzo 2018, 13:09