Cei: il Parlamento trovi una maggioranza per il bene comune
Alessandro Guarasci – Città del Vaticano
La Cei interviene sull’esito delle elezioni del 4 marzo. Alla conclusione del Consiglio Episcopale Permanente, il presidente dei vescovi Gualtiero Bassetti ha detto che ''davanti allo scenario che si è aperto nel Paese, c'è una società da pacificare, c'è una speranza da ricostruire, c'è un Paese da ricucire''. Questo comporta che non ci possono essere “facili soluzioni”.
Dialogo sociale
Dunque, ''il Parlamento deve esprimere una maggioranza che interpreti non soltanto le ambizioni delle forze politiche ma i bisogni fondamentali della gente, a partire da quanti sono più in difficoltà''. Dunque serve il dialogo. “In questa prospettiva – ha affermato il cardinale - alla vigilia dell’avvio ufficiale della nuova Legislatura, rilanciamo con forza l’invito al dialogo sociale, al dirsi le cose in maniera trasparente e costruttiva. In una società plurale il dialogo dev’essere assunto non tanto per tattica di convenienza, ma per convinzione morale, come metodo, disposti quindi a farne proprie fino in fondo le regole”.
Visione ampia e condivisa per il Paese
Ed ancora, il Presidente della CEI ha fatto appello alla necessità di “ritrovare una visione ampia e condivisa”, un progetto-Paese che - dalla risposta al bisogno immediato - consenta di elevarsi al piano di una cultura solidale. Su questo fronte ha assicurato la presenza della Chiesa, dopo aver anche riconosciuto come “a volte l’inverno si presenti pure con il volto di una fede che incide poco”, perché “dissociata dal giudizio sulla realtà sociale e dalle scelte conseguenti”.
Sui migranti andiamo in direzione del Vangelo
Sul tema dei migranti è intervenuto il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, che ha detto come “non dobbiamo convincere qualcuno ad andare a destra o a sinistra, ma in direzione del Vangelo. Sull'accoglienza ai migranti, è un motivo unicamente biblico ed evangelico quello che muove il Papa e che impegna la Chiesa. Non si tratta di lottare contro chi la pensa diversamente da noi, ma si tratta di far passare l'idea che un povero Cristo che ha bisogno non può trovare il cuore chiuso della Chiesa”.
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