Morte improvvisa del vescovo vietnamita mons. Paul Bùi Văn Đọc
Mons. Paul Bùi Văn Đọc si trovava a Roma insieme agli altri vescovi vietnamiti, per la visita ad limina apostolorum in Vaticano, in calendario dal 2 all’11 marzo. Il 5 marzo i vescovi, tra cui mons. Van Doc, erano stati ricevuti in udienza da Papa Francesco. Mons. Paul Bùi Văn Đọc è stato colto da un attacco cardiaco mentre ieri si trovava nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Ricoverato d’urgenza all’ospedale San Camillo, vi è deceduto alle ore 22,15 di ieri.
Una lunga esperienza di Pastore
Nato l’11 novembre 1944 a Dalat, provincia di Lam Dong, diocesi di Dalat (Vietnam), mons. Paul Bùi Văn Đọc entrato nel Seminario minore di Saigon nel 1956, era passato in quello maggiore nel 1963, e poi inviato a Roma, al Collegio Urbano. Dal 1964 al 1970 ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Università Urbaniana conseguendo la licenza nelle due discipline. Era stato ordinato sacerdote il 17 dicembre 1970. Dopo l’ordinazione è stato professore al Seminario minore di Dalat e a quello maggiore. Nel 1975, dopo la chiusura del Seminario, era stato nominato parroco e responsabile della formazione dei seminaristi maggiori sparsi nella diocesi. Nel 1994 la nomina a vicario generale della diocesi di Dalat.
Era il successore del card. Jean-Baptiste Pham Minh Mân
In occasione del Sinodo dei vescovi per l’Asia nel 1998, era stato nominato come “esperto” dai vescovi del Vietnam. Il 26 marzo 1999 Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo della diocesi di My Tho, ed è stato consacrato il 20 maggio dello stesso anno. Papa Francesco, il 28 settembre 2013, lo ha nominato arcivescovo coadiutore di Hô Chi Minh-ville e nel contempo amministratore apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis della diocesi di My Tho. Il 22 marzo 2014, alla rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Hô Chi Minh-ville presentata dal card. Jean-Baptiste Pham Minh Mân, gli è succeduto come Ordinario della medesima arcidiocesi. (Fides - S.L.)
Il cordoglio di Propaganda Fide
Il Card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, unitamente al segretario, l’arcivescovo Protase Rugambwa, e al segretario aggiunto e presidente delle Pontificie Opere Missionarie, mons. Giovanni Pietro Dal Toso, ed al sottosegretario padre Ryszard Szmydki, colpiti dall’improvvisa scomparsa dell’arcivescovo hanno espresso le loro sentite condoglianze ai suoi familiari, all’intera arcidiocesi di Hôchiminh-ville ed alla Conferenza episcopale vietnamita.
Il suo apostolato tra migranti e poveri
Nell'arcidiocesi di Hochiminh Ville, ricorda mons. Đinh Đức Đạo a nome dei vescovi vietnamiti, "la sua opera pastorale era improntata a costruire e vivere la comunione e l'unità tra tutte le diverse componenti della Chiesa locale. Inoltre in quel territorio vivono molti immigrati e poveri, e l'apostolato che ha promosso e organizzato dava grande attenzione agli immigrati, secondo uno spirito di accoglienza, solidarietà, servizio". A Ho Chi Minh Ville, infatti, oggi si registra il vasto fenomeno dei migranti interni, dato lo spostamento massiccio di persone dalle campagne verso le grandi città. In una città di 7 milioni di abitanti come Ho Chi Minh Ville, ne sono giunti, negli ultimi anni, altri due milioni, il 10% dei quali cattolici. L'Arcivescovo ha cercato di coordinare, grazie alla Caritas diocesana, tutte le componenti della Chiesa locale come congregazioni religiose, parrocchie, movimenti laicali, per venire incontro alle necessità di queste persone. Spiegando alla Fides il senso di questo impegno, l’arcivescovo Paul Bùi Văn Đọc aveva dichiarato: "Continuiamo a dimostrare attenzione ai poveri e agli emarginati, come testimonianza dell’amore di Cristo e come segno di cura per il bene comune della società”. (Agenzia Fides)
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